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POMPEI (NA): Anche Pompei venne devastata dalle alluvioni.

Dopo due anni di indagini il pool di scienziati incaricato e composto da Maria Rosaria Senatore dell’Università del Sannio, Tullio Pescatore dell’Università di Benevento e Parthenope di Napoli, Annamaria Ciarallo della Soprintendenza archeologica di Pompei e Daniel Stanley dello Smithsonian Institute di Washington, hanno scoperto che tra il VII e il II secolo a.C. Pompei venne devastata da tre terribili alluvioni, l’ultima delle quali 150 anni prima della catastrofica eruzione del Vesuvio.

La notizia verrà pubblicata sulla rivista americana “Science”, nel numero di dicembre.

In quelle occasioni il ramo laterale del Sarno (in prossimità dell’area urbana, il fiume si divideva in due tronconi) che scorreva a Nord della città, a causa di piogge torrenziali, si ingrossò in maniera abnorme e straripò. Il fiume di fango ed acqua invase la città provocando crolli e notevoli danni. La violenza del passaggio è testimoniata da un’abitazione che venne sradicata dal livello dove era stata edificata ma che dopo l’alluvione venne ricostruita, sui sedimenti, un metro più in alto. Forse si ebbero vittime umane e sicuramente molti animali vennero uccisi (i loro resti sono stati ritrovati nel corso dei saggi di scavo in prossimità delle mura cittadine e hanno permesso la datazione degli eventi).

Dalle indagini sulle aree prossime alla cinta muraria sono stati individuati tre livelli alluvionali. Il primo intorno al 700 a.C.; il secondo in epoca imprecisata; l’ultimo intorno al II secolo a.C.
Fonte: Archemail Newsletter 29/10/03
Autore: Redazione
Cronologia: Arch. Romana

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