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APPIA ANTICA. Parte il Sistema Museale della Via Appia.

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Sono 40 i comuni coinvolti nel progetto di realizzazione di un Sistema Museale della Via Appia che interesserà il territorio di quattro regioni: Lazio, Campania, Puglia e Basilicata.
L’iniziativa si colloca all’interno del protocollo sottoscritto fra l’Associazione delle Città d’Arte e Cultura (CIDAC) e la Direzione Generale Musei del Mibac. Il costituendo Sistema Museale della Via Appia dovrà avere nel Parco dell’Appia Antica la struttura che, su mandato ministeriale, eserciterà il coordinamento, la promozione e la valorizzazione della Via Appia.
L’idea progettuale nasce all’interno delle azioni, che i soggetti interessati, con il comune di Benevento a capo del coordinamento, stanno portando avanti per la candidatura della Via Appia a sito Unesco.
Venerdì scorso a Brindisi a Palazzo Nervegna, secondo appuntamento tra i soggetti interessati ( il primo si è svolto a Benevento a maggio scorso); si sono riuniti i rappresentanti dei Comuni e delle regioni interessate, una delegazione dei Poli nauseali regionali, la direzione generale dei Musei e il direttore del Parco Archeologico dell’Appia Antica, con il coordinamento del sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi e dell’assessore alla Cultura Rossella Del Prete dcl Comune di Benevento.
Le Regioni, i Comuni, i Poli museali e la stessa Associazione CIDAC, insieme al Touring Club e Legambiente, nel confermare il proprio impegno per costruire la più grande rete italiana di musei pubblici e privati, auspicano che il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e la Direzione Generale Musei sottoscrivano quanto prima un accordo per destinare risorse finanziarie adeguate; concertino una comune politica per la valorizzazione dei musei e, per questo, confermino l’autonomia al Parco Archeologico dell’Appia Antica e, con essa, il ruolo di coordinamento di un progetto tanto complesso quanto innovativo.
«Sono state poste le basi per un progetto di altissimo valore culturale – ha dichiarato l’assessore alla cultura del Comune di Brindisi Fabiano Marti – che, una volta realizzato, rappresenterebbe il primo nel suo genere in Italia. Non era mai successo, infatti, che quattro Regioni si unissero e, coinvolgendo istituzioni così importanti, lavorassero ad un progetto tanto ambizioso. E Taranto, in particolar modo, avrebbe in questo percorso almeno quattro musei, probabilmente come nessun’altra delle città coinvolte».

Fonte: www.qaeditoria.it, 25 giu 2019

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