25 sepolture con scheletri anche di bambini, tratti murari di antichi palazzi e di reti idriche. Dopo mesi di attività svolte dalla Soprintendenza e circondate dal massimo riserbo, ieri il cantiere di piazza del Comune ha rivelato il “tesoro” emerso dagli scavi archeologici che da ottobre interessano la piazza. Un’apertura straordinaria che ha permesso di gettare uno sguardo sul passato di questa parte della città con ritrovamenti le cui datazioni, sulla base delle stratificazioni del terreno, sarebbero risalenti a partire da metà dell’anno Mille fino al 1700.
La presenza di una possibile area cimiteriale, in cui sono stati rinvenuti gli scheletri di adulti e di bambini, a ridosso della chiesa di Sant’Angelo in Spatha era quasi certa dato che in passato le persone dei ceti meno abbienti venivano sepolte vicino ai luoghi di culto.
Saranno comunque importanti gli esami sui resti umani che potranno gettare una luce sugli stili di vita e sullo stato di salute dei nostri concittadini di epoca medievale.
Significativi poi, per poter capire anche l’organizzazione della città dal punto di vista urbanistico, i ritrovamenti dei tratti murari di antichi palazzi e delle condutture che raccontano l’esistenza di un sistema idrico, legato pare alla presenza di una fontana, e fognario.
Ad illustrare i risultati della campagna di scavi le archeologhe Alessandra Spina, incaricata dal Comune di Viterbo, e Beatrice Casocavallo della Soprintendenza. Presenti la sindaca Chiara Frontini, l’assessore ai Lavori pubblici Stefano Floris e il dirigente del settore Luca Cosimi.
La prima cittadina ha spiegato il perché dell’apertura straordinaria di ieri del cantiere. «Abbiamo voluto organizzare con la Soprintendenza questa iniziativa come momento di condivisione con la città, per rendere partecipi i cittadini su quanto sta accadendo nell’area e sui ritrovamenti». Anche perché «il cantiere di piazza del Comune è il più importante di quelli aperti a Viterbo visto anche l’impatto dei lavori, e la loro durata, in pieno centro storico». La sindaca Frontini ha proseguito esprimendo soddisfazione per quanto sta emergendo dagli scavi archeologici. «Ci aspettavamo dei ritrovamenti ma gli esiti superano le nostre aspettative» ha dichiarato per poi sottolineare che il Comune, in accordo con la Soprintendenza, ragionerà sul modo migliore per valorizzare i reperti rinvenuti. E per quanto riguarda il proseguimento dell’intervento di ripavimentazione della piazza, i cui lavori sono fermi da 5 mesi a seguito delle indagini archeologici, ha tenuto a confermare che «entro il 31 luglio il cantiere sarà terminato» assicurando poi l’impegno da parte dell’amministrazione affinché la riapertura della piazza possa avvenire anche prima di tale data.
Autore: Annamaria Lupi
Fonte: www.civonline, 2 mar 2025