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Virginia FILECCIA, Ushabti: un prezioso aiuto per i defunti.

Gli Egizi credevano che l’Aldilà fosse una riproposizione della vita terrena e come tale i defunti erano obbligati sia a svolgere i lavori quotidiani che li avevano accompagnati durante il corso della vita sia a provvedere al proprio sostentamento. Ne derivano delle corvées ritenute noiose , quali l’irrigazione e la lavorazione dei campi che i defunti cercarono di evitare con la fabbricazione degli ushabti, statuette funerarie che avevano il compito di sostituirli nei lavori dell’Aldilà e per questo dotati di strumenti agricoli. Il termine ushabti, infatti, significa «rispondente», ossia colui che risponde alla chiamata (Capitolo VI del Libro dei Morti) del suo proprietario per sostituirlo nei lavori.

L’intero studio, si trova nell’allegato.


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