Archivi

RUTIGLIANO (Ba): Un pioniere dimenticato, Giuseppe (Pippo) CATAMO.

Nel 1981, muore giovanissimo, a 49 anni, Giuseppe (Pippo) Catamo, nato a San Cassiano (Le) il 15 maggio del 1931. Lasciò nell’indigenza, moglie e 4 figli in tenerissima età. Fabbro ed elettricista aveva la passione dell’archeologia. Aveva un grande fiuto. Io lo chiamavo il rabdomante delle pietre. Aveva vissuto sin da piccolo a Rutigliano (Bari), e, in questa città, ha fatto tante scoperte, ma pochi ora si ricordano di lui.

Si avvicinò all’archeologia sin da giovane, indagando e segnalando numerose aree archeologiche del territorio di Rutigliano (l’antica Azetium) e creando per la prima volta una mappatura delle stesse, permettendone l’individuazione e la ricerca negli anni successivi.

A lui si devono alcune importanti scoperte e ritrovamenti: un anello d’oro con corniola raffigurante una Menade; due tesoretti di monete, uno composto da 88 monete d’argento di età romana repubblicana in contrada Castello ed un’altro tesoretto composto da 54 monete d’argento in contrada Purgatorio.

Molto materiale (articoli, testimonianze…) sulle scoperte di Catamo “dorme” da oltre un quarto di secolo “custodito” dalla moglie.

Se si cerca AZETIUM in internet, ci sono molti siti sui ritrovamenti del Catamo: sono raffigurate alcune monete (una raffigura una civetta con un ramo d’ulivo tra le zampe). Ma il nome di Catamo non appare: un velo di silenzio sul pioniere dell’archeologia della provincia barese, mentre ci sono testimonianze che venne picchiato e rimase tramortito per ore nei campi. Raccontano, testimonianze vere, che venne picchiato perchè a Rutigliano (in mezzo mondo città famosa per la sua uva da tavola) dava fastidio questo personaggio con la sua convinzione che la città era un sito archeologico (Azetium) di notevole importanza.

Di Rutigliano (e di Pippo Catamo), negli anni ’70, ne parlarono anche i giornali (persino il famoso Sabatino Moscati, su “L’Espresso”). Giuseppe Catamo era persona onestissima e dotato di grande fiuto. Conoscevo Giuseppe (Pippo) Catamo, e anche un pò la famiglia, che a distanza di oltre un quarto di secolo risente ancora della mancanza del capo-famiglia. Ben 5 persone che tirano a campare (moglie e quattro figli).

Alcune segnalazioni su “La Gazzetta del Mezzogiorno” hanno mosso ultimamente le acque: adesso qualche cosetta la vogliono fare al Comune di Rutigliano, per ricordare questo sfortunato personaggio.

Non sarebbe sbagliato dare un ricoscimento alla famiglia ed inoltre i reperti trovati dal Catamo dovrebbero avere una paternità, un riconoscimento a chi ha profuso una vita alla ricerca, con tanto amore, passione ed onestà.

Ecco il sito internet dove sono illustrate le monete scoperte dal Catamo, ma senza indicare chi le ha trovate:
Azetion


Autore: Tommaso di Ciaula

Segnala la tua notizia