Archivi

POVOLETTO (Ud): Castello della Motta – trovate sepolture e la chiesa castellana.

L’incarnato di volti, l’occhio espressivo di una figura antica, forse di un santo con l’aureola. E poi mani, piedi, parti di gambe e braccia. Abiti e decorazioni dai colori vivaci, con predominanza di giallo, verde e rosso. Opere dipinte sul muro, con la tecnica dell’affresco.

È quanto è emerso, in frammenti, durante la campagna di scavo archeologico 2005 nelle immediate adiacenze del castello della Motta, a Savorgnano del Torre. L’indagine, coordinata dall’architetto Fabio Piuzzi, che da anni segue il sito medioevale, fa pensare al ritrovamento dei resti dell’antica cappella gentilizia.

“Si tratta – dice il professionista – di una scoperta molto importante: la chiesetta usata dei signori del castello per pregare in forma raccolta e riservata. Ne sospettavamo l’esistenza già da tempo. Ce ne parlavano fonti letterarie ma, fino a oggi, non era mai stata individuata”. Adesso quel luogo sacro è tornato alla luce anche se saranno necessari altre campane di scavo per ricostruire la sua nascita e il suo uso nel tempo. “Gli affreschi – dice Piuzzi – potrebbero risalire al 1300 ma potrebbero anche essere più antichi. Potrebbero, infine, essere stati realizzati su pitture ancora più vecchie. Un vero tesoro”.

La cappella è dedicata a San Canziano, martire di Aquileia, un’intitolazione rara e molto antica. “Altra scoperta interessante – dice l’antropologo Fabio Cavalli dell’accademia Jefré Rudel di studi medioevali di Gradisca d’Isonzo – è il rinvenimento di una sepoltura. Ossa umane scomposte, già violate da probabili “cacciatori di tesori” abusivi, ma di grande rilevanza sotto il profilo storico”. Lo staff di ricerca è certo che nel sito esistano altre tombe, tutte di epoca medioevale, anche riferibili ai signori del castello.

“Il nostro intento – dice Cavallo – è quello di avviare un progetto integrato di scavo per portare alla luce tutti questi resti umani. Per studiare e riorganizzare un vecchio villaggio medioevale friulano. L’obiettivo finale è capire che tipo di vita si conducesse a quei tempi: le malattie, l’alimentazione, la durata dell’esistenza. Il tutto sarà poi messo in rete, in un sito internet, a disposizione di scienziati e ricercatori”. La campagna di indagini 2005, finanziata dalla Crup e supportata dal gruppo “Tracce di storia”, ha preso avvio a metà luglio e si concluderà tra pochi giorni.

Tra le altre scoperte anche il perimetro di una vasta domus.

Fonte: Il Gazzettino
Autore: Paola Treppo
Cronologia: Arch. Medievale

Segnala la tua notizia