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MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO “O. NARDINI” DI VILLETRI (Roma)

Via Goffredo Mameli, 6 – 00049 Velletri (Roma)
Tel. 0696158268, fax 0696158239
Orari: dal martedì a domenica, 9-13 e 15-19, chiuso il lunedì.
Ingresso: euro 2,10; ridotto per bambini fino a 10 anni euro 1,30; gratuito per scolaresche ed anziano oltre i 60 anni.
Catalogo: euro 25.82. Guida breve a tutti i visitatori.
Visite guidate: tel. 0696158268 o 069640069.

Il primo nucleo collezionistico del museo proviene dalla località “Fosso del Metabo” e risale al 1881. Di anno in anno poi, la collezione si arricchisce grazie a vari ritrovamenti, donazioni ed acquisti da parte del Comune e, nel 1920, sotto la direzione dell’Ing. Oreste Nardini, Ispettore Onorario ai Monumenti e agli Scavi di Velletri, il museo viene inaugurato e si trasforma presto in una realtà viva, in costante crescita. L’ultima guerra ha causato gravi perdite e danneggiamenti anche alla collezione, che riacquista importanza e prestigio solo nel 1955, grazie al ritrovamento dello straordinario sarcofago in marmo pario del II secolo d. C. con la raffigurazione delle fatiche di Ercole.
Nel 1980 la Soprintendenza Archeologica per il Lazio recupera a Velletri, in località “Civitana”, un altro grande sarcofago romano della seconda metà del III sec. d. C., oggi esposto al Museo nella Sala Sarcofagi.

Il Museo espone tutte opere archeologiche provenienti dal territorio di Velletri e zone limitrofe. Vanto della raccolta è senza dubbio il “Sarcofago delle Fatiche di Ercole”, noto anche alla letteratura archeologica internazionale con il nome di “Sarcofago di Velletri”. Sicuramente tra le opere più significative dell’arte romana, questo monumentale sarcofago, del II sec. d.C., è divenuto ormai, l’emblema del patrimonio archeologico della Città di Velletri.
La raccolta è costituita preminentemente da: materiali lapidei (cippi, sculture, urne funerarie, epigrafi) e materiali fittili (lastre architettoniche, votivi, instrumentum domesticum) che vanno dal periodo preistorico a quello altomedievale.
Tra le opere più rilevanti, oltre al già citato sarcofago romano, meritano particolare menzione: la “Lastra dell’Orante”, una lastra sepolcrale cristiana di IV secolo d. C. con scene dal Vecchio e Nuovo Testamento, e le cosiddette “Terrecotte Volsche”, lastre fittili di rivestimento rinvenute nel 1910 nell’area delle S.S. Stimmate.
È possibile visionare alcune delle opere principali consultando il sito internet www.comune.velletri.rm.it/museocivico/home.htm

Secondo un ordinamento cronologico e tematico delle raccolte, l’allestimento è volto alla ricomposizione del quadro storico – evolutivo (ambientale ed umano) dell’area veliterna.
Si sviluppa su due piani (il pianterreno e la zona soppalcata) che rappresentano simbolicamente i “due piani” dell’esistenza umana: la realtà concreta, esteriore il primo, e quella interiore, spirituale il secondo.
Il percorso espositivo al piano terra sviluppa, nella sua progressione cronologica, tematiche quali: gli insediamenti umani, forme di sussistenza e “modi di produzione”; tecnica e commercio;.strutture e “meccanismi sociali”.
Al piano sopraelevato sono affrontati invece temi legati alla realtà interiore: culto dei morti e riti funerari, cerimonie e pratiche religiose; architettura e arte sacra.

Interessanti soluzioni allestitive rafforzano la leggibilità di alcune opere, o ne raccontano la funzione originaria. Di grande effetto esplicativo è anche la ricostruzione di una sepoltura preistorica e quella di un colombario.
Negli ambienti espositivi, oscurati dalle ante delle grandi finestre, le opere risaltano nella luce artificiale delle vetrine e dei faretti esterni, con un effetto particolarmente suggestivo per il visitatore.

Mail: museo.civico@comune.velletri.rm.it
Fonte: Redazione
Autore: Redazione
Cronologia: Arch. Romana
Link: www.comune.velletri.rm.it/museocivico/home.htm

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