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MESSICO. Scoperta l’aquila reale dei sacrifici aztechi.

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Gli esperti del Templo Mayor Project (PTM) dell’Istituto nazionale di antropologia e storia del Messico (INAH) hanno scoperto un bassorilievo che raffigura l’immagine di un’aquila reale, con le piume a forma di coltelli, simbolo dei riti sacrificali dell’impero degli Atzechi. Il ritrovamento è un eccezionale esempio di scultura messicana che dimostra che il Templo Mayor, la Grande Piramide, il tempio principale di Tenochtitlán, “ha ancora grandi segreti da rivelare”, come afferma il segretario alla Cultura messicano, Alejandra Frausto Guerrero.
L’annuncio della scoperta è stato dato dall’Istituto nazionale di antropologia e storia, precisando che l’aquila incisa nella roccia sarebbe stata realizzata durante il regno dell’imperatore azteco Montezuma I (1440-1469). Gli archeologi messicani ritengono che i colonizzatori spagnoli non avrebbero mai visto questo bassorilievo scolpito nel XV secolo su una roccia rossa locale, perché era nascosto dalle rovine di un edificio soprastante.
Scoperta nel febbraio 2020, i ricercatori hanno preferito aspettare fino a quando non l’avessero pulita e studiata prima di annunciare il ritrovamento dell’incisione rupestre. Si tratta di un pezzo raro e molto importante per la comprensione della civiltà azteca nonché del più grande bassorilievo mai trovato nel sito del tempio maggiore (1 metro per 70 cm).
Ma è soprattutto la sua posizione nel tempio, a renderlo notevole. Il bassorilievo è stato, infatti, scoperto al centro della cappella dedicata a Huitzilopochtli, dio della guerra e del sole, e nei pressi del luogo di cremazione degli imperatori aztechi, il Cuauhxicalco.
Coperto da costruzioni successive, in particolare da un edificio commissionato dall’imperatore Ahuitzotl (1486-1502), l’opera è estremamente ben conservata. Isolata dal mondo esterno dalla lastra posta sopra di essa, non sarebbe stata toccata dal periodo precolombiano.
La figura dell’itzcuauhtli (letteralmente l’aquila di ossidiana) è centrale nella mitologia azteca. È il nahual (incarnazione) del sole o spesso associata alla guerra e al sacrificio. La forma delle sue penne a coltello sembra confermare l’ipotesi di una stele sacrificale. Una tale rappresentazione dell’uccello è stata osservata anche in un manoscritto del XV secolo, il Codex Borgia. Il mito di Huitzilopochtli ha influenzato il modo in cui gli Aztechi praticavano il sacrificio. Secondo la mitologia, uccise sua sorella, la dea Coyolxauhqui, gettandola da una montagna. Gli Aztechi riprodussero questa lotta fratricida durante i loro rituali sacrificali gettando i corpi dei sacrificati sui gradini dei templi dove si svolgevano.

Autore: Filomena Merola

Fonte: www.qaeditoria.it, 8 feb 2021

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