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Marina CELEGON. Tamit la gatta del principe Thutmosi.

Amenofi III salì al trono quando aveva forse dieci o dodici anni ed ebbe un ruolo significativo nel processo che portò all’esaltazione dell’autorità del re, alla sua divinizzazione ed al culto del sovrano quando questo era ancora in vita, dando il via alla costruzione di edifici e statue colossali, tutto parte di un programma teso ad identificare la persona del sovrano con l’aspetto creatore del dio-solare.
Il giovane re si era sposato molto presto con Teye. Per buona parte del suo regno l’erede in linea diretta fu il principe Thutmosi, il primogenito del faraone che portava il nome del nonno e del bisnonno.
All’epoca di Amenofi III il Sommo Sacerdote del dio Amon-Ra a Tebe aveva assunto un potere tale da rivaleggiare con quello dello stesso sovrano, così egli nominò il figlio primogenito Thutmosi Sommo sacerdote di Ptah a Menfi e “Sovrintendente di tutti i sacerdoti del nord e del sud”, facendone una sorta di “primus inter pares”. Come sacerdote Sem di Ptah Thutmosi era incaricato del Grande tempio del dio a Menfi ed anche della cura e della sepoltura del toro Apis, incarnazione del dio Ptah.
L’importanza del principe Thutmosi nella società della sua epoca è legata ai suoi compiti e al dio del quale era “il primo dei servitori”. Del principe è rimasto un rilievo ritrovato nel Serapeum di Saqqara, la necropoli dei tori Apis che fondò mentre era Sommo sacerdote di Ptah. Oltre a due statuine funerarie molto particolari e tipiche della sua epoca, è arrivato a noi il sarcofago che volle fosse realizzato per seppellire la sua adorata Tamit, “la Gatta”, l’animale domestico che volle dotare di quanto necessario a garantirle la vita dopo la morte, allo stesso modo dei defunti umani.
Il principe Thutmosi, “figlio di re, Soprintendente dei sacerdoti dell’Alto e del Basso Egitto, Sommo Sacerdote di Ptah, Sacerdote Sem”, morì prima del 30° anno di regno del padre. Con la sua morte prematura lasciò libero il ruolo di principe ereditario per il suo giovane fratello Amenofi che alla morte del padre salì al trono come Amenofi IV, colui che poco dopo, assumendo il nome di Akhenaton diede inizio a quella che è nota come la rivoluzione amarniana.
Se il principe Thutmosi fosse vissuto più a lungo e salito al trono forse l’esperienza di Amarna non sarebbe mai iniziata dato che per quanto ne sappiamo non ebbe lo stesso interesse per i culti solari del padre e del fratello minore.

Autore: Marina Celegon

Altro sul periodo in cui visse il principe Thutmosi e su quanto si sa di lui si può leggere nell’articolo allegato: 21 04 04 Tamit la gatta del principe Thutmosi

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