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GIUGLIANO (Na), Liternum ancora allagata.

Complici le piogge insistenti, l’area archeologica dell’antica Liternum è nuovamente in parte allagata. Un fenomeno che si presenta puntualmente in concomitanza di periodi particolarmente piovosi, quando le acque del lago Patria, a causa di un antico problema della foce, tendono a sollevarsi e straripano, inondando la riva dove insistono i resti dell’antica colonia romana.
Fondata nel 194 a.C. dai veterani di Zama al seguito di Scipione detto l’Africano, Liternum dunque, passa da un disagio all’altro.
La passeggiata miralago ingoiata dalle acque, infatti è solo un ultimo tassello di degrado che irrompe sull’area archeologica in territorio di Giugliano.
Nonostante gli sforzi compiuti dal Comune, dalla Sopraintendenza di Napoli e dalla locale Pro Loco per rendere fruibile il sito, il futuro dell’area archeologica, nei fatti stenta a decollare. Le erbacce hanno ripreso ad invadere l’area del Foro dov’è conservata l’ara votiva di Scipione l’Africano, l’impianto luci è stato devastato da ignoti e non di rado è possibile ammirare il pascolo di tre caprette e un cavallo, di proprietà delle famiglie di abusivi che occupano le due abitazioni destinate alla demolizione; una costruita proprio sopra l’antica via consolare Domitiana.
A pochi passi dall’ingresso degli scavi, infine, accoglie i turisti una discarica a cielo aperto dove i cumuli di spazzatura vengono depositati ad ogni ora del giorno.

Fonte: Napoli.com, 18/04/2012

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