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Francesca ALOIA. L’Edificio 42 di Çatal Höyük e la scoperta del cranio dipinto.

Çatal Hӧyük è un villaggio neolitico del VII-VI millennio a.C., situato nella pianura di Konya, non lontano dalle montagne del Tauro e da cave di ossidiana e di rame ad 11 km a Nord di Çumra (Anatolia – Turchia). Dei due tumuli che la compongono, separati da un corso d’acqua, quello ad Ovest ospita l’insediamento tardo-neolitico, anche se l’indagine archeologica ha interessato soprattutto il tumulo a Est, cui comunemente si riferisce il toponimo. Çatal Hӧyük ha restituito eccezionali testimonianze architettoniche ed artistiche: pitture murali e rilievi in stucco, sculture in pietra e in terracotta. Sono inoltre testimoniate molte lavorazioni specializzate, alcune di livello notevole: ceramiche, sigilli incisi di terracotta, contenitori di legno, manufatti di selce e di ossidiana, rame nativo martellato, tessuti, ecc. L’agricoltura era basata sull’irrigazione e si allevavano soprattutto bovini. Si è stimato che Çatal Hӧyük potesse aver avuto fino a 5.000 abitanti e che il progressivo incremento demografico può aver favorito fenomeni di colonizzazione su vasta scala.

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