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FIRENZE. Cinquecento reperti tornano alla luce dai depositi.

Sono ben 500 i reperti che da domani torneranno visibili al pubblico al Museo Archelogico Nazionale di Firenze uno dei principali al mondo per l’arte e la civiltà etrusca.
Custoditi fino ad ora nei ricchi depositi, saranno esposti in un innovativo percorso museale situato al secondo piano del Museo.
“Una riscoperta” — come ha sottolineato la direzione del Museo – di quello che era l’allestimento originale del secolo scorso voluto da Luigi Adriano Milani primo direttore del Museo. Nel nuovo percorso espositivo i reperti provenienti dalle collezioni mediceo-granducali sono stati ben armonizzati con i materiali provenienti dall’Etruria e da gran parte delle civiltà del Mediterraneo con cui gli Etruschi vennero a contatto.
Due gli itinerari che accompagnano il visitatore nelle diciassette sale, quello dedicato all’Etruria, dall’età del ferro all’Ellenismo dal IX al III ac,, e ai reperti delle popolazioni italiche e quello che si snoda dalla sala 10 alla sala 17 che accoglie ceramiche attiche nere e rosse, statue e bronzi. Molti i pezzi di grande prestigio che saranno accolti nelle salo del rinnovato Museo, come in Sala 7 dove sarà presto esposto il Sarcofago delle Arnazzoni, prezioso reperto etruseo in marmo greco già restaurato ma in attesa della teoa necessaria alla sua esposizione. La Sala 11 accoglie invece an altro importante reperto il grande cratere noto come il Vaso di Franois firmato dal vasaio Ergotimos e dal pittore Kleitias databile al 570 a. C.


Fonte: La Nazione 06/07/2006
Autore: Roberta Capanni
Cronologia: Arch. Italica

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