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DOMEGGE DI CADORE (Bl). Ritrovamenti antichi davanti alla Chiesa di San Giuseppe.

Nel 2015, i lavori di rifacimento della piazza avevano evidenziato tracce di antiche frequentazioni che avevano dato il via ad uno scavo archeologico sotto la direzione della Soprintendenza ai Beni Archeologici. Dallo scavo erano emersi carboni e reperti in terracotta che sono stati successivamente sottoposti ad analisi al Carbonio 14 per stabilirne la datazione.
Un primo resoconto delle operazioni di scavo era stato fatto in occasione di un incontro pubblico tenuto nel municipio di Domegge dalla funzionaria di zona della Soprintendenza Carla Pirazzini e dall’archeologo Davide Pacitti.
Recentemente, ad analisi ultimate, i risultati sono stati pubblicati in una relazione ufficiale firmata Pirazzini-Pacitti apparsa sull’edizione 2016 della prestigiosa rivista ARCHEOLOGIA VENETA, e ne riportiamo qui di seguito il riassunto:
“Nell’estate del 2015, durante lavori di riqualificazione nel centro urbano di Domegge di Cadore (BL), nel sagrato antistante alla chiesetta seicentesca di San Giuseppe sono emersi resti di elementi in parte riferibili alla costruzione della chiesa o a rifacimenti della pavimentazione stradale, in parte relativi a strutture precedenti, consistenti in una fossa di scarico, addossata a una struttura di contenimento. Tra i materiali recuperati dal contesto, oltre a scaglie litiche, molto numerosi risultano gli anelli fittili frammentati, in alcuni casi decorati a impressioni digitali. Meno abbondanti sono i frammenti di recipienti di uso domestico, quali olle, scodelle e scodelloni-coperchi. Più rari sono i resti osteologici faunistici, mentre risultano diffusi in tutti i livelli i frammenti di carbone. Questi ultimi, analizzati con il metodo del radiocarbonio, hanno fornito una datazione tra VIII e V secolo a.C.”
In tutta questa operazione l’Amministrazione comunale – che se ne è accollata gli oneri – ha dato prova di disponibilità.
Con la sua assidua presenza, il Gruppo Archeologico Cadorino è stato di supporto e di stimolo in modo particolare nell’ampliamento dello scavo archeologico oltre la profondità prevista dai lavori di rifacimento della piazza, fino a raggiungere lo strato profondo dal quale sono emersi i ritrovamenti più significativi sottoposti in seguito all’esame del C14.
Le informazioni ricavate dalle analisi sono importanti in quanto siamo di fronte con ogni probabilità ad un insediamento stanziale della prima età del ferro (periodo che si fa iniziare con il IX sec. a. C.) e i ritrovamenti sono fra i più antichi tra quelli provenienti da scavi condotti con metodo archeologico e stratigrafico nel Centro Cadore.
Un rammarico: ancora negli anni Novanta Eugenio Padovan aveva scoperto a fianco del municipio di Domegge un piano di calpestio e dei carboni – purtroppo senza alcun reperto – che, alla luce delle nuove scoperte, potevano forse testimoniare la presenza in quell’area di un abitato dell’età del ferro, ma allora non venne dato credito a questa ipotesi perdendo così l’occasione di aggiungere un tassello importante alla conoscenza della storia antica del nostro territorio.

Vedi allegato: Scavi a Domegge, Chiesa S Giuseppe 2015

Fonte: Gruppo Archeologico Cadorino.

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