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CASTELVETRANO (Tp). Raccolti grani antichi nel Parco Archeologico di Selinunte.

Nel Parco archeologico di Selinunte si miete il "grano degli dei"

“Oggi con la raccolta dei grani antichi seminati all’interno del parco archeologico di Selinunte raggiungiamo il duplice obiettivo di studiare gli aspetti dell’archeologia del gusto e di valorizzare il sito”. Lo ha detto Bernardo Agrò, direttore del parco archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria in 10 ettari sul quale, con il coordinamento del consorzio “Gian Pietro Ballatore”, che fa capo all’assessorato regionale all’Agricoltura per il secondo anno sono stati seminati e raccolti cereali delle varietà perciasacchi, tumminia, bidi e hammurabi e legumi come lenticchie e ceci.
Di importante occasione di rilancio sia per il parco archeologico di Selinunte, sia delle Cave di Cusa, che dell’intero territorio dell’hinterland hanno parlato i sindaci di Partanna, Nicolò Catania, e Campobello di Mazara, Giuseppe Castiglione.
“Bisogna insistere su queste attività di promozione delle attività culturali e dei beni monumentali e del buon cibo, in particolare quello autoctono” ha rilevato Catania, mentre per Castiglione “con il nuovo direttore Bernardo Agrò si sta iniziando un percorso di valorizzazione delle Cave di Cusa di cui, sulla scia di quanto fatto dal professore Sebastiano Tusa, vanno approfonditi gli studi”. L’archeologa Linda Adorno e l’etnoantropologo Antonino Frenda hanno parlato dell’importanza della coltivazione del grano e della sua raccolta, oggi effettuata con la trebbiatrice, dal punto di vista mitologico, storico e popolare.

Fonte: www.ansamed.info, 1 ago 2019

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