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Carlo FORIN, Megiddo.

Era in una brocca d’argilla, il più grande tesoro archeologico d’Israele. Risalente al periodo cananeo, il recipiente è stato rinvenuto nel sito archeologico dell’antica città-stato di Megiddo: conteneva gioielli di raffinata fattura, un tesoro d’oro e argento.
Gli archeologi dell’Università di Tel Aviv l’hanno definito uno dei più grandi ritrovamenti di preziosi antichi mai avvenuto in Israele.
L’epoca, inoltre, è la stessa narrata nell’Antico Testamento, in quanto gli oggetti vengono fatti risalire a 3.100 anni fa (Età del Ferro, 1200-550 a.C.).
Gli scavi (che durano da 20 anni) sono stati diretti da David Ussishkin e Israel Finkelstein, archeologi dell’Università di Tel Aviv, assieme a Eric Cline, archeologo della George Washington University (Usa).
L’area in cui sono stati trovati questi reperti è diretta da Eran Aryeh dell’Israel Museum. Vedi www.archeomedia.net

La scoperta del tesoro di Megiddo invita l’archeologia del linguaggio a nozze [1] e a leggere il toponimo ME GID DU.

ME GID DU è un nome DUGUD (Adjective/Regular verb.’to be/make heavy or important’ [2]), circolare, che coglie il cuore DUG4 descritto così:
dug4 Complementary verb.
Singular, hamt u: dug4, singular, maru: e
Plural, ham u: e, plural, maru: e
The non-finite maru forms are: di, di-da, di-dam, di-de; ex. 15, .
‘to say, to speak, to tell, to order’, with -da- ‘to speak with, to converse’.[.][3]
Salto il seguito, pur preziosissimo per avvalorare la divinità (che traspare nell’ingl. God = GUD rovescio di DUG), per richiamare l’attenzione sul circolo G ID DU – DU G ID, dove la ID enuncia una I = u francese (ed è ID [EA] = dio [EA]).

Il circolo è anche la spiegazione vera del EME GIR, “lingua sumera” = “giro GIR del ME”.
ME G ID DU si spiega in
me, mi3; ge
n., essence; function, office, responsibility; ideal norm; the phenomenal area of a deity power; divine power(s);
divine decree, oracle; cult; silence [ME archaic frequency]. [4]
gidru [.]
stick, scepter [.] [5] [dove (ru) sacro].
du
to walk; to go [.].

La città-stato Megiddo si può leggere “andare dello scettro col ME” nel “doppio circolo del cielo e della terra” BIL KI LIB BA.
Il ME è in SU MER, “mano SU del cammino ER del ME, il nome divino che crea” [mentre è un essere che non significa esistere per i sumerologi, un tecnico].

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[1] Di KA NA AN, “anima generata dal Cielo”.
[2] Marie Louise THOMSEN, The sumerian language, 2001 Akademish Forlag, Copenaghen 301.
[3] Marie Louise THOMSEN, The sumerian language, 2001 Akademish Forlag, Copenaghen: 301.
[4] John Alan Halloran, Sumerian Lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 171.
[5] John Alan Halloran, Sumerian Lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 99.

Autore: carlo.forin1@virgilio.it

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