Archivi

Carlo Forin. La bellezza della lingua.

forin

Canto la bellezza della lingua, che fu stata dingua, nel latino antico (secondo il retore Marius Victorinus), come in zumero: din-g-ua (lampada G tra Cielo e Terra UA divina DIN).
La lingua ha un limite, che il canto cancella insieme con la musica: è sulla bocca di tutti ed il suo apprendimento inizia con la mamma quando ti canta la ninna nanna. E’ l’oggetto d’uso con tanta storia e mai cantato. I sapienti, che conoscono solo la lingua degli ultimi secoli, dicono che questo canto sia una semplice lallazione.
Invece gan-tush occupa e conserva il zumero nin-na nan-na, un canto alla dea Luna: che ‘eserciti la sua sovranità’ (nin…aka) sul bimbo (bi-m-bu) come principessa purificatrice (nin-ishib) con un uccello di preghiera (dnin-shara2 [LAGAB x SIG7] musen. La mamma canta perché vinca i timori dell’infante e favorisca il sonno tranquillo.
I sapienti ed intelligenti riescono a narrare le 9 muse greche; ma ridono del canto alla luna e non sanno riconoscere en- mush
‘signor-serpente’[1], d’aria e d’acqua, anche perché alcune di queste sono creature estinte (diciamolo per non far arrossire gli asini della conoscenza più del giusto).
Il padre del positivismo August Comte,
https://www.archeomedia.net/carlo-forin-critica-del-positivismo/
con la favola ‘la scienza della natura cancella l’infanzia dell’umanità che credeva in Dio e negli dèi’ è l’asino che non vola (a-sin-u zumero univa (sin) la terra (a) al Cielo (u)) e da un secolo e mezzo rimbecillisce più di metà della popolazione vivente oggi.
Quando la storia della lingua verrà vista come un fiume che da almeno 4.000 anni accompagna l’umanità ed a leggere i pezzi (tag) nel fiume allora si comincerà a riconoscere l’intreccio di sillabe conservatrici del flusso nel percorso. Un fiume che continuerà cambiando ancora fin che l’uomo resta intelligente.
Se l’intelligenza artificiale verrà digerita meglio dall’intelligenza normale allora si vedrà dentro questo splendido dono di Dio (degli dèi in antico) offertoci per armonizzare gli umani nella pace dei cuori e delle città e lo si canterà.

[1] Celato dal giro fonetico del grafico mush-en.

Autore: Carlo Forin – carloforin@hotmail.com

Segnala la tua notizia