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CANOSA DI PUGLIA (Ba). Il restauro dell’ipogeo del Cerbero.

Il connubbio tra la Fondazione Archeologica Canosina e le realtà associative operanti sul territorio, anche grazie ai fondi del 5 x 1000, continua a dare i suoi tangibili frutti. Utilizzando i fondi del 5 x 1000 e anche grazie all’aiuto della Fidapa Sezione di Canosa di Puglia, la Fondazione Archeologica Canosina è riuscita a restaurare l’importantissimo ipogeo affrescato cosidetto del Cerbero.
L’opera ha riguardato il consolidamento degli intonaci e la conservazione e restauro degli affreschi dell’ipogeo oltre alla sistemazione dell’impianto elettrico e alla manutenzione del giardino prospicente l’area archeologica.
L’opera, partita sotto il controllo diretto e le indicazioni della Soprintendenza Archeologica della Puglia, è stata eseguita dal dottor Salvatore Patete assistente tecnico scientifico restauratore del laboratorio di restauro di Foggia.
L’aspetto estremamente interessante del restauro, oltre alla valenza per aver recuperato alla fruibilità dei turisti un ipogeo affrescato fra i più importanti dell’intera area Dauna, è stato l’aver riavvicinato l’intero complesso scolastico, sotto cui insiste l’ipogeo, alla nostra antichissima storia.
Tantissimi docenti e studenti hanno vissuto giorno per giorno l’opera di restauro, che si è protatta dal 9 al 17 ottobre scorsi, stupendoci positivamente per l’attenzione e l’interesse che gli stessi hanno dimostrato.
Daccordo con la dirigente scolastica Nunzia Silvestri, che ha inteso utilizzare gli affreschi del Cerbero quale simbolo del Liceo Scientifico “Enrico Fermi”, abbiamo deciso di dedicare il convegno della prossima Settimana della Cultura a questa area archeologica. Gli studenti del liceo approfondiranno da un punto di vista scientifico il restauro eseguito, monitorando il microclima dell’ipogeo oltre a studiare l’aspetto mitologico e le opere letterarie che hanno trattato del mito del Cerbero.
Durante la Settimana della Cultura gli studenti cureranno le visite guidate all’ipogeo mentre la dirigente ha già preannunciato l’avvio dell’iter burocratico, con la Soprintendenza, per l’adozione dell’area archeologica. Il liceo scientifico Enrico Fermi diverrebbe, in questo modo, la terza scuola ad aver adottato a Canosa di Puglia un’area archeologica, dopo la scuola media Foscolo – Marconi che ha adottato gli Ipogei Lagrasta e la scuola media Giovanni Bovio che ha adottato il Battistero San Giovanni. Ad imperituro ricordo del mecenatismo della Fidapa una targa, che assieme al cartello della Fondazione col numero del call center contattabile per le visite guidate e per l’apertura del sito, fa bella mostra di se all’ingresso dell’area archeologica da viale I Maggio.
Ma le sorprese non sono finite, sempre sull’onda di questo entusiasmo, ci siamo attivati per recuperare anche un altro ipogeo Dauno, sul quale già da tempo avevamo un progetto esecutivo a firma dell’arch. Sergio D’Ambra presentato guarda caso in una delle edizioni passate della Settimana della Cultura e sottoposto per la copertura finanziaria alla Provincia di Bari. L’ipogeo, al quale si accede da via Settembrini, si trova anch’esso nell’area del Liceo Scientifico. Stiamo procedendo ad un opera di consolidamento e restauro cercando di renderlo fruibile e visibile dal piano stradale. Anche in questo caso abbiamo un partner, l’iniziativa è sponsorizzata dalla catena di negozi “Bimbus”.
Ci auguriamo davvero che tutta la città, sia come realtà economiche che come cittadini, ci seguano in questa opera di riappropriazione e rivalutazione dei nostri “tesori”.


Fonte: Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia 14/11/2008
Cronologia: Arch. Italica

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