Archivi

BUSSOLENGO (Vr). Dalle bertucce all’uomo, destromani o no?

bertucce

Fino a 50 anni fa, era convinzione della scienza che Homo sapiens fosse l’unico rappresentante del regno animale a preferire l’utilizzo della mano destra per svolgere azioni quotidiane semplici e complesse e che questa caratteristica fosse co-evoluta con un’altra peculiarità umana, il linguaggio. Le evidenze scientifiche che si sono succedute nel frattempo però, ci hanno indicato che l’asimmetria comportamentale è un tratto che in realtà si ritrova in molte altre specie animali.
Quello che gli studi continuano ancora a ricercare però, è che cosa – nella millenaria storia dell’uomo – abbia determinato una così ampia distribuzione della preferenza per l’uso della mano destra, chiedendosi se sia da attribuire alla sola co-evoluzione con il linguaggio.
I ricercatori del Parco Natura Viva di Bussolengo provano a fare un salto all’indietro e riavvolgono il nastro dell’evoluzione fino ad indagare le abitudini del gruppo di 12 bertucce ospitate, per capire, se esista una corrispondenza che dai primati non umani abbia condotto fino a noi.
Sarebbe utile alla letteratura scientifica capire se anche nelle bertucce, dove la comunicazione si avvale di vocalizzazioni ed espressioni facciali, ma non di un vero e proprio linguaggio come in Homo sapiens, si ritrovano le tracce del nostro essere per lo più destrimani. Un nesso sembra esserci e a quanto pare ad influire sulla scelta della mano da utilizzare nella colonia di bertucce potrebbe essere anche la sfera delle emozioni coinvolte nelle amicizie e nelle alleanze.
Lo studio condotto dal Parco Natura Viva in collaborazione con l’Università di Girona e pubblicato sull’International Journal of Primatology dimostra che non c’è una preferenza manuale a livello di gruppo nello svolgimento di compiti frequenti come portare il cibo alla bocca, afferrare e manipolare oggetti. Piuttosto, nella colonia si è manifestata una preferenza nell’uso della mano destra per le azioni dirette agli altri membri della colonia durante le interazioni positive e affiliative, come il grooming (l’atto dello spulciarsi), l’abbraccio e il tocco”. Questo dimostrerebbe che la preferenza manuale possa essere influenzata dalla natura delle emozioni per tutte quelle azioni che vedono coinvolte le relazioni tra gli individui e le dinamiche sociali.
Un dibattito, quello sulle origini evolutive di alcuni nostri atteggiamenti, che è ancora tutto aperto e che passa dalla storia degli animali, in particolar modo dei primati, che hanno fatto la loro comparsa sulla Terra ben prima di Homo sapiens.

Fonte:
Ufficio Stampa Parco Natura Viva
Elena Livia Pennacchioni – 3883216084 – elenaliviapennacchioni@gmail.com

Segnala la tua notizia