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BACOLI (Na). Torna visitabile la Piscina Mirabile.

Il più grande serbatoio di acqua potabile realizzato in epoca augustea, la Piscina mirabilis, è stata oggetto di un intervento di restauro conservativo iniziato lo scorso novembre ad opera della Soprintendenza ai Beni archeologici, con una spesa di 80mila euro. Dopo il collaudo previsto entro una settimana, il sito – visitabile durante l’esecuzione dei lavori nel weekend – riapre ai turisti tutti i giorni dalle 9 fino ad un’ora prima del tramonto. Un altro tassello per la salvaguardia e la fruizione del patrimonio monumentale.
L’archeologa Paola Miniero, responsabile del Museo archeologico dei Campi Flegrei, spiega: «Abbiamo portato a termine il primo lotto di un nostro progetto di restauro di tredici ambienti esterni che erano in pessime condizioni strutturali. Piccoli interventi sono stati eseguiti anche per quelli interni». Qui, tra altre opere di restyling, sono state realizzate delle fenditoie: una scelta fraintesa da chi si ostina ad adoperare le aperture per lanciare rifiuti nella cisterna. Per contrastare questa incivile consuetudine la dottoressa Miniero «invita i cittadini a non utilizzare il serbatoio come discarica annunciando di dover ricorrere a delle grate metalliche di protezione».
La conclusione dei lavori intanto è stata ben accolta dal sindaco Ermanno Schiano. «Ciò permetterà una maggiore fruizione turistica di questo importante bene archeologico – afferma – Bisogna preservare la Piscina mirabilis e gli altri siti del territorio perché posseggono un inestimabile valore storico e rappresentano una preziosa risorsa per lo sviluppo del turismo culturale».
Le opere, oltre a mettere in sicurezza le volte esterne, hanno interessato anche le colonne e la piscina limaria realizzata dagli antichi per lo svuotamento e la pulizia del serbatoio. Per ultimare la ristrutturazione dei locali interni altri lavori sono previsti per il prossimo anno. E in programma ci sono interventi di messa in sicurezza di un altro sito archeologico, le Centum Cellae, off-limits al pubblico da cinque anni per il cedimento di una volta. Un sito archeologico di inestimabile importanza oggetto di polemiche per quanto riguarda la gestione.
Per accedere all’interno della cisterna imperiale infatti ci si può rivolgere alla custode telefonando al numero 3336853278. L’ingresso è gratuito. Tuttavia la scelta di affidare le chiavi di accesso è spesso criticata dai visitatori che, se non contattano la signora, trovano i cancelli del complesso sbarrati. Ci sono comunque proposte alternative allo studio, tra queste una dell’amministrazione comunale che ha costituito con soggetti privati un Consorzio di valorizzazione dei beni archeologici.

Fonte: Il Mattino, 10/10/2012

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