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ROMA: Il Palatino è malato grave – ci vogliono soldi.

Necessari 130 milioni di euro in 10 anni, ma ce ne sono soltanto 60 in 15 anni.

Dopo il crollo del muro agli Orti Farnesiani ai primi di novembre e la chiusura della Domus Aurea una riunione sul campo tra il ministro Rocco Buttiglione, il capo dipartimento Francesco Sicilia, il soprintendente Angelo Bottini e l’ingegnere Giorgio Croci ha stabilito la necessità di affrontare in maniera più generale il problema della conservazione dei beni archeologici con un’azione di monitoraggio complessiva sullo stato di conservazione del Palatino, attualmente il malato più grave insieme alla Domus Aurea.

Secondo Bottini la cifra necessaria per il completo risanamento del colle si aggira intorno ai 130 milioni di euro da distribuire in 10 anni, mentre in realtà per ora ne sono stati stanziati solo 60 spalmati su un arco di 15 anni, quindi 4 milioni di euro l’anno.

Il monitoraggio del Palatino, messo a punto con i funzionari della Soprintendenza archeologica e già avviato, è stato affidato a un esperto del calibro di Giorgio Croci, già responsabile dello smontaggio dell’obelisco di Axum nonché “padre” della rinascita della Basilica di San Francesco ad Assisi dopo il terremoto.

“Ciò che vogliamo, spiega Bottini, è la messa a punto di un metodo che consenta di abbattere e poi di controllare i fattori di rischio, con la possibilità di attuare un piano di manutenzione programmata dell’intero settore”, un’area di circa 27 ettari.

L’articolo integrale è disponibile nell’edizione stampata de “Il Giornale dell’Arte”.
Fonte: Il Giornale dell’Arte on line 01/03/2006
Autore: Federico Castelli Gattinara
Cronologia: Arch. Romana

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