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ROMA. Archeologi scoprono antica necropoli intatta.

Gli archeologi hanno scoperto alla periferia di Roma una necropoli risalente a circa 2.000 anni fa e che si è presentata intatta ai loro occhi, in un ritrovamento che offre un raro spaccato della vita dei ceti poveri nell’epoca romana.
Il complesso funerario che risale al I-II secolo dopo Cristo — cioè al periodo di massimo splendore dell’impero romano — conta circa 320 tombe che racchiudono scheletri ben conservati e manufatti come lampade e gioielli che servivano da corredo funerario per il defunto.
Il gruppo di archeologi ha definito la scoperta “significativa” perché offre un raro quadro delle credenze e della vita di una delle classi più povere della società romana dell’epoca: quella dei braccianti o degli schiavi che probabilmente trasportavano mercanzie varie al vicino porto.
L’aspetto più importante non è la scoperta dei manufatti ma la possibilità di poter avere un quadro più chiaro della vita quotidiana dei semplici cittadini, quelli che compongono gli strati sociali più bassi della società nell’impero romano“, ha spiegato oggi Angelo Bottini, il responsabile del gruppo.
“(Questa scoperta) Ci permette di avere una ricostruzione tangibile di come queste persone vivevano e di quali erano le loro credenze religiose“, ha aggiunto Bottini nel corso di una conferenza stampa indetta per rendere nota la scoperta.

LAVORI MASSACRANTI
I resti umani scoperti appartengono soprattutto a maschi e sono disposti vicino a corredi che si compongono di attrezzi utili per lavori massacranti in luoghi umidi, il che ci fa pensare che lavorassero in posti vicini al porto.
Alcune tombe contengono i resti di bambini che indossano o tengono strette in mano collane, molto probabilmente da usare come amuleti per tenere lontani gli spiriti maligni.
Tra i manufatti scoperti nei corredi funerari dei bambini ci sono anche anelli in bronzo, orecchini in oro ma anche una collana arricchita con immagini piccolissime e con pezzetti di ambra secondo quanto riferito dagli archeologi. Tra le scoperte più interessanti ci sono anche i resti di un uomo adulto con una rara malformazione fisica che gli impediva di aprire la bocca da solo, lasciando supporre che non sarebbe stato in grado di sopravvivere se non fosse stato aiutato dagli altri.
Gli antichi non vedevano di buon occhio le anomalie e anzi lo consideravano come un segno nefasto”, ha spiegato Bottini.

Ma qui si presenta una situazione del tutto diversa da questi comportamenti: questo è il caso di una persona disabile che però è sopravvissuta grazie all’aiuto degli altri“.
Gli archeologi hanno cominciato a scavare nella zona vicino all’aeroporto di Fiumicino a Roma oltre un anno fa.

 

 


Fonte: Reuters 10/06/2008
Cronologia: Arch. Romana

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