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ROMA. Adriano: Mia suocera è divina.

Degli «Istituti di Santa Maria in Aquiro», istituzione pubblica di assistenza e beneficenza (Ipab) con lo scopo di assistere i minori e gli anziani di Roma e Lazio, abbiamo parlato più volte per la mai risolta questione di Palazzo Rivaldi di cui è proprietaria.
Oggi ci ritorniamo per un’importante scoperta nella sua sede storica di piazza Capranica, in pieno Campo Marzio. Il palazzo, eretto nel 1591 per ordine del cardinale Salviati come collegio unito all’orfanotrofio dell’Opera Pia, ha seri problemi strutturali e da circa due anni è oggetto di un intervento di salvaguardia e di creazione al suo interno di uffici per il Senato, una sede distaccata di 3mila mq su 4 piani presa in affitto all’Ipab.
Con il consolidamento la grande novità: sotto il piano delle cantine è emerso parte di un monumentale colonnato romano tagliato a livello del pavimento tardocinquecentesco, impostato su una possente platea di fondazione profonda 8-9 metri e comprensivo di una scalinata, di certo la base di un importante edificio pubblico di età imperiale, probabilmente il Tempio di Matidia.
Matidia, nipote di Traiano e madre di Sabina, la sposa di Adriano, era stata divinizzata dal genero imperatore per motivi di discendenza dinastica, dopo la sua morte avvenuta nel 119 d.C.
Il tempio doveva essere di dimensioni gigantesche, un edificio affiancato da due avancorpi e da due portici, un progetto che si doveva concludere con il Tempio di Adriano realizzato però solo dopo la sua morte da Antonino Pio (il lato è ancora oggi visibile in piazza di Pietra, inglobato nell’edificio moderno della borsa).


L’articolo integrale è disponibile nell’edizione stampata de Il Giornale dell’Arte del mese di febbraio 2007.


Fonte: Il Giornale dell’Arte 01/02/2007
Autore: Federico Castelli Gattinara
Cronologia: Arch. Romana
Link: http://ilgiornaledellarte.com

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