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QUARTO D’ALTINO (Ve). Riapre al pubblico l’area archeologica di Altino: nei prossimi mesi anche la Cloaca sarà lasciata a vista.

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Si vedranno le antiche pavimentazioni e la porta approdo finalmente liberata della tensostruttura che ne rendeva complicata la visita ma anche la già conosciuta Casa della Pantera e presto anche la cloaca di recente scoperta. È prevista per l’1 aprile la riapertura stagionale dell’Area archeologica di Altino che oltre ad essere nuovamente accessibile al pubblico si mostrerà rimessa a nuovo.
«Si notano i primi passi di un percorso a lungo termine di quello che sarà il parco archeologico di Altino – dice Marianna Bressan, direttrice del Museo nazionale e Area archeologica di Altino – le aree archeologiche stanno cambiando pelle e questo è solo l’inizio di un percorso di cambiamento che sarà ancora a medio termine e rivoluzionerà la fruizione degli spazi». Contestualmente alla riapertura ricominceranno gli scavi in vista della creazione di un allestimento ad hoc della parte della cloaca, pensato per lasciarla a vista per la pubblica fruizione.
Scoperta negli scavi più recenti, la cloaca è un’infrastruttura a volta (di cui sono rimasti alcuni mattoni d’attacco) con spallette, anche quelle in mattoni alte un metro e mezzo ben visibili e una pavimentazione di lastroni di trachite. Sul fondo, durante gli scavi, sono emersi oggetti di uso quotidiano, pettini, oggetti in osso per la cura del corpo, vasellame da mensa e piccole lucerne decorate, oggetti in osso per la cura del corpo, frammenti in vetro, piccoli strumenti in bronzo, pezzi di attrezzi da artigiani (come ad esempio un manico di mannaia) finiti nella fognatura attraverso gli ampi tombini dell’epoca.
Intanto anche nella sede del Museo continuano le novità: mentre gli esterni sono stati impreziositi con nuovi reperti lapidei (la stele di Axia, la base di statua onoraria di Carminio) è cambiato anche l’approccio al pubblico. Tra le altre iniziative è partita infatti una nuova modalità di visita, Altino a puntate organizzata come una sorta di serie tv: ad episodi.
«Offriamo una visita al mese a cura del personale del museo e un’altra con me nei depositi o in scavo – spiega Bressan – questo ha avuto l’effetto immediato di fidelizzare le persone, che si sono abbonate per seguire gli appuntamenti fissi».
La fidelizzazione insomma sta funzionando, anche a giudicare dai dati degli abbonamenti raddoppiati rispetto al 2022. I lavori sono nati nell’ambito del Grande Progetto Beni Culturali con il quale il Ministero della cultura ha finanziato le attività necessarie a trasformare Altino in un parco archeologico.

Fonte: www.ilgazzettino.it, 30 mar 2023

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