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POSITANO (Sa). Salva la Villa Romana.

Venne riportata alla luce nel 2004 mentre erano in corso dei lavori di restauro della cripta costruita all’interno della Chiesa Madre di Positano. E’ una villa romana considerata la più grande scoperta archeologica avvenuta in Costiera negli ultimi decenni.

Nel corso degli ultimi anni sono stati scoperti splendidi affreschi sulle pareti della villa ed anche delle opere di grande valore come ippocampi, colonne dorate, grifoni, amorini a cavallo e un bellissimo pegaso alato.

Ritrovamenti che hanno attirato il Gotha della comunità archeologica internazionale e che hanno prodotto un grande ritorno d’immagine per Positano e la Campania. Nel corso del mese di gennaio il sindaco del centro costiero Domenico Marrone aveva lanciato l’allarme. Nelle casse comunali erano rimasti poco meno di 200mila euro e l’amministrazione, d’accordo con la Soprintendenza, aveva presentato un progetto per ottenere un finanziamento di 3 milioni 978mila euro (relativamente alla misura 4.6 del Por) al fine di garantire il completamento degli scavi, la messa in sicurezza e la realizzazione di un museo che potesse accogliere turisti e specialisti.

La vicenda ha vissuto anche un momento di forte tensione quando il Comune di Positano ha deciso di proporre ricorso al Tar contro la perdita del finanziamento. A far precipitare la situazione fu uno stanziamento di sette milioni di euro in favore di Mugnano del Cardinale. Nel frattempo l’architetto Domenico Guarino, direttore dei lavori, l’archeologa Francesca Praianò e l’equipe della Soprintendenza, guidata da Giuliana Tocco, hanno deciso di proseguire le operazioni fino all’esaurimento dei soldi a disposizione. Il filo diretto con la Regione Campania era stato ripristinato qualche settimana fa e ieri Bassolino e Marrone hanno definitivamente chiuso la questione grazie alla concessione del contributo di quattro milioni in favore dell’ente.

L’accordo di ieri ha di fatto cassato il ricorso al Tar, che l’amministrazione comunale di Positano ha deciso di ritirare immediatamente. Secondo alcuni studiosi di fama internazionale la villa sarebbe stata costruita in un periodo compreso tra il I secondo avanti Cristo ed il I secolo dopo Cristo.
Il suo proprietario originario dovrebbe essere il liberto Posides Claudi Caesari, dal cui nome deriverebbe anche il toponimo Positano. Favolosi gli sfondi architettonici che fungono da cornice per le raffigurazioni.

L’opera, una volta riportata completamente alla luce e restaurata, è destinata a diventare una delle principali attrazioni archeologiche del territorio nazionale.


Fonte: Archemail Newsletter Il Denaro, 18/04/2008
Cronologia: Arch. Romana

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