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PISA: scoprire le navi antiche.

Presso il cantiere delle navi antiche di Pisa è stato inaugurato, su progetto della Soprintendenza per i Beni archeologici della Toscana, il “Centro del legno bagnato”, dove si procederà al restauro delle imbarcazioni finora recuperate (quattro tra le maggiori).
Lo stesso cantiere viene aperto al pubblico per visite guidate agli scavi in corso (su prenotazione).
Nel dicembre 1989 gli operai impegnati nei lavori per lo snodo ferroviario di San Rossore, alla periferia della città, s’imbatterono nei resti di una nave romana. Era l’inizio di uno dei capitoli più importanti della storia dell’archeologia delle acque. Si trattava di una scoperta eccezionale, non solo perché nessuno aveva mai ipotizzato l’esistenza di vie d’acqua navigabili vicino a Pisa, ma anche perché il terreno argilloso aveva consentito una perfetta conservazione dei reperti. Insieme alle imbarcazioni vennero trovati oggetti d’ogni tipo: anfore che avevano trasportato vino, olio e cereali dai mercati più lontani dell’impero romano, vasi di vetro, monete, gioielli, pettini, calzature, resti umani e ossa d’animali domestici ed esotici. Lo scavo ha finora restituito una trentina d’imbarcazioni, dalle più grandi navi da carico a piccoli barchini fluviali. Una vera e propria Pompei del mare.

Ma com’era stato possibile che un centro di scambi così fiorente fosse scomparso non lasciando che qualche labile traccia nella memoria storica? Che cosa causò l’affondamento di tante navi? Quali collegamenti esistevano nell’antichità tra Pisa e il mare?

La nuova guida archeologica della Soprintendenza, Le navi antiche di Pisa, a cura di Andrea Camilli (direttore e progettista del cantiere) ed Elisabetta Setari, edita da Electa, riesce finalmente a comunicare le ultime scoperte, i restauri e il progetto per un grande Museo delle navi negli spazi degli Arsenali medicei sull’Arno.

Info: 050 830490

 

 


Fonte: Archeologia viva Maggio-Giugno 2006
Cronologia: Arch. Romana
Link: http://www.navipisa.it

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