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MONFALCONE (Go). Il suo Museo Archeologico Medievale.

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Il Museo Medievale, sito al pian terreno del Municipio di Monfalcone si prepara ad aprire le sue porte al pubblico, per raccontare un pezzo di storia della città. I resti delle antiche mura che proseguono anche nella vicina Piazza Unità e nell’atrio del palazzo comunale, di case, di una conceria e di un deposito, contornati da 92 reperti in ceramica, vetro, metallo e osso rinvenuti negli scavi dell’area archeologica del Palazzo Comunale nel 2014, che adesso tornano a disposizione della comunità dopo un accurato restauro effettuato dalla ditta Malvestio di Concordia Sagittaria, specializzata in scavi e restauri archeologici.
Oggetti la cui datazione si colloca tra il XIII e il XVI secolo, tra i quali primeggia una spada in ferro di 122 cm di lunghezza, databile tra il XIV e XV secolo, che prima di essere esposta è stata ricomposta da due frammenti, pulita e consolidata.
E ancora scavi murari restaurati e tanti oggetti di uso quotidiano: ciotole, vasetti, piatti, bicchieri, cucchiai, coperchi, ma anche spilloni, fibbie, monete, strumenti per l’agricoltura e persino resti di ostriche: reperti semplici ma anche sapientemente decorati, che testimoniano la vita della Monfalcone che fu.
Il tutto accompagnato da monitor di diverse dimensioni che descrivono la storia della città e degli oggetti ritrovati, dallo stato in cui sono stati rinvenuti al restauro completo e un moderno sistema di videosorveglianza.
“Il prossimo 16 novembre inaugureremo il Museo Medievale – ha riferito il sindaco Cisint – un grande patrimonio che regaliamo alla città e al quale teniamo molto perchè è un vero gioiello, fondamentale per raccontare la storia di Monfalcone attraverso scorci di vita quotidiana, che permette ai visitatori di camminare sulle strade e nelle case dei nostri avi. Strumenti, utensili, stoviglie e persino resti di cibo – ostriche nello specifico – ripuliti, restaurati e esposti in ambiente protetto, visibili a tutti grazie a un importante lavoro di squadra con la Soprintendenza, il Nucleo di Tutela Ambientale dei Carabinieri, l’architetto Tortelli e dottor Gaddi, autori di uno studio dettagliato sulla storia della città, e le ditte che hanno curato il restauro e gli allestimenti e l’impiantistica del museo. Abbiamo riservato uno spazio rilevante a ciò che per noi rappresenta un vero e proprio simbolo: la spada, che è stata restaurata in maniera magnifica e può fare sfoggio di sè all’interno di una teca, conservata in atmosfera protetta per preservarne l’attuale aspetto.
Una grande soddisfazione poter entrare qui e guardare con i nostri occhi la nostra cultura, soprattutto perchè si tratta di un progetto che abbiamo fortemente voluto e che non era previsto nei lavori di ristrutturazione del Municipio. Nelle intenzioni della precedente amministrazione questi luoghi erano infatti destinati agli uffici del Protocollo, e noi abbiamo deciso di rivedere il progetto originario per riconsegnare ai cittadini un ricordo di ciò che è stato e che rappresenta un grande valore per la nostra città e la sua storia. Adesso che i lavori di restauro sono terminati, grazie a un investimento di 600.000 euro, tutti presto potranno ammirare alcuni importanti tasselli del nostro passato, per ripercorrere ciò che hanno vissuto coloro che abitavano in questi luoghi tanto tempo fa. Inseriremo il Museo Medievale nel circuito culturale che include la Rocca e il Museo della Cantieristica, per consentire ai visitatori di conoscere la città attraverso un viaggio nella nostra storia: dalla più lontana a quella più recente”.
Numerosi oggetti esposti sono di ceramica graffita, invetriata, maiolica o grezza da fuoco, alcuni pervenuti a noi intatti, altri sono stati ripuliti dai depositi terrosi, dal calcare e dalle incrostazioni biodeteriogene, consolidati all’occorrenza e integrati ove possibile mediante incollaggio dei frammenti.
All’interno del museo sono presenti anche diversi reperti in vetro frammentati, anch’essi sottoposti a operazioni di pulitura e restauro a seguito di una indagine radiografica per stabilire lo stato di conservazione del manufatto e prevedere le modalità d’intervento idonee alla conservazione.
I pochi reperti di osso non presentavano particolari problemi, pertanto sono stati oggetto di pulitura meccanica e di interventi di consolidamento e qualche incollaggio o integrazioni eseguite con una miscela di cere caricata con opportuni pigmenti.
Rinvenuti anche pochi frammenti argillosi di incannucciato, che sono stati puliti e consolidati.
Dopo le operazioni di restauro, tutti i reperti sono stati conservati al Museo Archeologico Nazionale di Aquileia.
All’esterno del Museo questa mattina è stata anche posizionata una rampa per consentire l’accesso alle persone con disabilità, che servirà anche il confinante Caffè Municipio.
Gli allestimenti sono stati curati dalla ditta Mimec, gli impianti elettrici dalla Gover Impianti e le opere di edilizia da Aprile Costruzioni.
L’apertura al pubblico del Museo Medievale è prevista per il prossimo 16 novembre – giornata in cui sarà inaugurato ufficialmente – con ingresso sempre gratuito. All’interno del Museo è prevista la presenza costante di una guida e di un addetto alla sorveglianza.

Fonte: www.goriziaoggi.news, 26 ott 2023

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