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Michele Zazzi. Le scene di prothesis in Etruria.

etruria

etruriaLe scene di esposizione del defunto, ricorrenti nell’iconografia greca, si trovano saltuariamente in Etruria con la sola eccezione del territorio di Chiusi, dal quale ci sono pervenuti un certo numero di monumenti (circa 40) con la rappresentazione di tale rituale.
Lo schema iconografico della prothesis che si ritrova nella produzione figurativa etrusca arcaica (cippi, urnette cinerarie e pitture tombali) trae spunto da quello contenuto nella ceramica attica a figure nere della seconda metà del VI secolo a.C. e dei primi del V secolo a.C.
Le riproduzioni etrusche in oggetto presentano alcune variabili.

Il defunto (o la defunta) viene raffigurato adagiato sul letto funebre – di solito posto al centro dell’immagine ed orientato a sinistra -, con il corpo avvolto in una coperta ed è talvolta munito di un cappuccio.
Attorno alla salma vi sono personaggi femminili e maschili che partecipano al lutto.
Le donne pongono in essere atti di compianto e cordoglio funebre (mani sul petto, sul volto o sulla testa). Altre figure femminili recano vasetti di profumo ed unguenti (alabastra). Altre ancora agitano ventagli o compiono gesti affettuosi verso il defunto (abbracciandolo o accarezzandolo). Le lamentatrici possono essere parenti del defunto ma anche prefiche, professioniste pagate dalla famiglia.

etruriaLe figure maschili compiono gesti di saluto ed in qualche caso anche di compianto.

Della scena talvolta fa parte anche un suonatore di flauto.

Il rito della prothesis per quanto è dato desumere da alcuni particolari (animali domestici posti sotto il letto; alberelli stilizzati sullo sfondo) sembra svolgersi in ambito domestico o comunque all’esterno.

Rispetto allo schema proposto dalla ceramografia greca non mancano peraltro alcune peculiarità della tradizione locale: ad es. uomini in atteggiamento di compianto (e non di saluto) e le coperte che pendono dai lati corti del letto.

Sulla prothesis in Etruria, tra gli altri, cfr.:
– Adriano Maggiani, Un rilievo chiusino al Museo Guarnacci di Volterra A proposito della raffigurazione della Prothesis in Etruria, Studi Etruschi LXXXI 2018 pagg. 94 e ss.

etruriaDi seguito immagini di cippi chiusini esposti rispettivamente al Musée du Louvre a Parigi, al Museo Barracco di Roma ed al Museo Civico Archeologico di Sarteano e disegno della Tomba del Morto di Tarquinia.

Autore: Michele Zazzi – michele.zazzi@alice.it

 

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