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MASSAFRA (Ta). Il degrado del Castello.

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L’infinita storia del completamento del “Restauro del Castello di Massafra” iniziata nel 2017 con la prima amministrazione Quarto.
massafraTra conferenze di presentazione progetti, finaziamenti, per ora soltanto annunciati…, l’intera struttura monumentale sta cadendo in rovina tanto da pregiudicare e rendere più oneroso, con il trascorre del tempo, l’eventuale restauro di la a divenire. In pratica i finaziamenti, già solo annunciati, non potrebbero coprire l’intera operazione e, quindi, potremmo trovarci dinanzi ad una opera di restauro iniziata, forse, e non completata per mancanza di fondi resisi insufficienti.
Il primo progetto fu presentato il 4 ottobre 2017 durante una Conferenza d’informativa pubblica alla presenza del sindaco Fabrizio Quarto, dell’assessore ai LL.PP. Giuseppe Semeraro (subito dopo dimessosi dall’incarico) e dal progettista arch.to Nicola Simone il quale, nell’occasione, ebbe a dire che il “progetto nasceva dall’idea di candidare Massafra ai finanziamenti POR FESR PUGLIA 2014-2020 Asse VI – Tutela e Promozione delle risorse Culturali e Naturali”.
massafraSempre durante quella conferenza, il progettista tenne a precisare che il progetto del restauro non poteva prescindere dalla conoscenza della sua storia e dalla conoscenza dello stato dei luoghi in cui versa il castello stesso. Prima di iniziare lo studio del progetto, affermò l’arch.tto Simone, era stato necessario analizzare lo stato di degrado (siamo al 2016/17) eseguendo rilievi materici, rilievi del quadro fessurativo nonchè rilievo dello stato dei luoghi oltre al rilievo fotografico che documentava la presenza di numerose infiltrazioni, utilizzo di lamiere, presenza di guano di pipistrelli e di altre numerose specie come piccioni, corvi, falchetti.
Il progetto venne approvato il 7 novembre 2017 con delibera n. 230 e l’arch.to Luigi Traetta venne nominato RUP demandando allo stesso l’adozione di tutti gli atti necessari a darne piena attuazione.
massafraNella Conferenza di fine Anno 2020, il sindaco Quarto annunciava “LA PRIMA OPERA DA CURARE SARA’ IL CASTELLO CON I 300 MILA EURO (ricevuti nel 2019) DESTINATI DAL MIBACT… LA SOMMA CI PERMETTERA’ DI RENDERE ESECUTIVA LA PROGETTAZIONE DI TUTTE LE OPERE DI RISTRUTTURAZIONE DEL CASTELLO…”.
Dopo questi annunci, nasce spontanea una domanda: visto che essiste già un progetto, quello dell’arch.to Nicola Simone, presumibilmente già pagato, per quale motivo, in data 14/12/2021, apprendiamo, il Comune di Massafra ha affidato incarico della progettazione per il restauro del Castello e la realizzazione di un Museo della “Civiltà Rupestre” al Team di professionisti baresi FéRIMA? – Facciamo notare che in quel Team manca la figura di uno storico (vedi dichiarazione dell’arch.tto Nicola Simone).
Mancano pochi mesi allo scadere di un anno da quell’incarico e ancora non sappiamo nulla. Nel frattempo il degrado avanza inesorabilmente. Lo scorrere del tempo, è risaputo, altera la realtà. L’inesorabile varietà e diversità di ogni cosa esistente, non cessa mai di subire modifiche, anche impercettibili, che accumulandosi determinano una difformità crescente anche rispetto alla propria apparenza precedente. Restiamo, comunque, in attesa di vedere il “nostro Castello” riportato all’antico splendore, per quanto possibile e sensato possa essere l’esito di un restauro e della necessaria fruizione che è l’obiettivo principe di tali operazioni, operazioni che altrimenti sarebbero prive di senso.
Facciamo altresì presente della presenza di alcune lesioni che interessano la torre ottagonale dove è ubicata la Biblioteca e che andrebbero monitorate.

Fonte: Amici del Castello di Massafra, 28 ago 2022

 

 

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