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LISBONA (P). E’ una mummia il primo paziente morto per un tumore alla prostata.

E’ vissuto circa 2.250 anni fa il primo paziente ucciso con certezza da un tumore alla prostata nell’Antico Egitto. Si tratta di un uomo morto tra i 51 e i 60 anni, e poi mummificato, noto oggi solo con la sigla M1.
Ad arrivare alla diagnosi, un team internazionale di studiosi diretto da un ricercatore portoghese, che nella malattia che ha portato l’uomo alla morte ha riconosciuto il piu’ antico caso noto di tumore alla prostata in Egitto, e il secondo piu’ antico al mondo (dopo lo scheletro risalente a 2.700 anni fa, scoperto in Russia).
Secondo il ‘Washington Post’ lo studio, che sara’ pubblicato sull”International Journal Of Paleopathology‘, suggerisce che le precedenti ricerche possono aver sottostimato la prevalenza del cancro nelle antiche popolazioni. Questo perche’ la tomografia computerizzata ad alta risoluzione, in grado di rilevare tumori di 1-2 millimetri di diametro, e’ diventata disponibile solo nel 2005.
“Penso che in passato gli studiosi probabilmente si siano persi molto, senza questa tecnologia”, spiega il responsabile del team di ricerca, Carlos Prates, radiologo dell’Imagens Medicas Integradas di Lisbona (Portogallo).
Dopo aver eseguito una serie di tac su tre mummie egizie, conservate nella collezione del Museo Archeologico di Lisbona, Prates ha rilevato molti piccoli tumori nella pelvi e nel tratto lombare del corpo ‘battezzato’ M1, oltre a lesioni tumorali nelle ossa di avambraccia e gambe. “Non abbiamo trovato nulla che contrastasse con la nostra diagnosi”, conclude Prates.

Fonte: Blogsfere.it, 01/11/2011

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