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LIBANO: Una scoperta di pitture rupestri espone le origini di una misteriosa religione.

I miti che circondano gli antichi culti e credenze religiosi hanno da sempre aiutato a comprendere la storia dell’umanità. Molti di essi continuano ad essere un mistero per noi, specie in assenza di testi scritti.

Uno di questi culti, quello di Mitra, al tempo dell’Impero Romano era ampiamente diffuso tra i membri dell’esercito.

Vestigia risalenti a questa fede sono stati scoperti in aree sotto il controllo romano, in Europa, Inghilterra e perfino Asia. Gli archeologi erano soliti credere che fosse originario del Medio Oriente, che avesse radici nel culto persiano di Zoroastro, e che si diffuse successivamente all’Europa. Ma un’importante scoperta archeologica in una grotta in Siria, sembra suggerire l’opposto.

Il piccolo villaggio di Hurrarte giace nel mezzo del deserto siriano. E’ qui che qualche anno or sono un gruppo di scavo polacco ha scoperto una grotta al di sotto di una Chiesa Bizantina. Le pareti erano coperte di pitture databili al periodo romano – raffiguranti un dio che taglia la gola ad un toro, mostri sconfitti da un raggio di luce e leoni che proteggono l’ingresso.

Queste pitture sembrano convalidare la teoria che il culto del dio Mitra esistesse nel deserto di Siria. “E’ uno dei rari esempi della venerazione del culto di Mitra in Medio Oriente, e mostra che questa divinità non è collegata a quella persiana di Zoroastro” ha dichiarato l’archeologo Michel Gawlikowski, direttore del team polacco, nel corso di un incontro tenutosi al Museo di Archeologia dell’Università Americana di Beirut.

“Mitra è sempre rappresentato come un giovane maschio che taglia la gola di un toro. Aveva il compito di rivitalizzare la natura ed i suoi adoratori, e non di imporre ad essi un codice di giustizia, come nel caso dei culti persiani. Mitra è menzionato nel poema latino databile al I secolo e sembra che questa religione sia stata sviluppata da un pensatore romano che aveva unito la religione persiana con quella ellenistica, e creato una nuova mitologia” ha dichiarato Gawlikowski.

Questa religione sembra essere stata piuttosto popolare tra i guerrieri romani, che di conseguenza la portarono ai quattro angoli dell’Impero Romano. Pitture che illustrano il dio Mitra che taglia la gola del toro sono state trovate in molte città e distretti dell’impero. Quello che questo culto predicasse esattamente è tuttavia sconosciuto. Sembra essere stata una divinità orientata in senso maschile, dal momento che l’esercito era composto esclusivamente di uomini, che erano i soli a partecipare alle celebrazioni del culto, nella speranza di trarne vitalità.

La religione di Mitra era segreta; l’assenza di testi che descrivano la sua mitologia pone questo culto tra i più sconosciuti della storia. Le pitture che coprono le pareti della grotta di Hurrarte sono i rari indicatori degli elementi a base di questa antica religione. “Sembra che Mitra fosse nato già adulto da una roccia” ha dichiarato Gawlikowski “e dopo aver catturato il toro ed averlo ucciso in una grotta, condivise il suo pasto con un’altra divinità che rappresentava il Sole”.

Questo pasto sacro raffigurato sulle pareti divenne un rituale praticato dai seguaci di questa religione, come hanno mostrato le scoperte nella grotta in Siria.

All’entrata della grotta sono incise scale che conducono alla cella principale dove era celebrata la festa. Lampade ad olio erano usate per offrire luce alla congregazione, i cui membri giacevano su lunghe sedute ricavate nella roccia all’interno della grotta. In quest’area veniva servito e condiviso il cibo, mentre si ammiravano le pitture rappresentanti Mitra. Carne di pollo, pecora e maiale erano servite nel corso delle riunioni, officiate da un “sacerdote” che avrebbe raccontato la storia del dio, e spiegato le pitture.

Sfortunatamente, le pitture preservate in questa grotta hanno sofferto una parziale distruzione nei secoli V e VI a causa della costruzione della Chiesa bizantina proprio sopra. Dopo l’adozione della Cristianità come religione dell’Impero Romano, tutti gli altri culti e religioni sono stati banditi e le loro cappelle distrutte. Sono scoperte come quelle della grotta di Hurrarte che offrono al genere umano uno sguardo nel mondo delle credenze pre-cristiane, e che testimoniano l’esistenza di differenti tipi di fede.

Fonte: Newsletter Archeologica – newsarcheo@yahoo.it http://www.dailystar.com.lb/home.asp
Autore: Eleonora Carta
Cronologia: Preistoria

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