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DUINO AURISINA (Ts). Riapre il sito paleontologico presso il Villaggio del Pescatore.

Alla scoperta del dinosauro Antonio, tra le asperità della cava del Villaggio del Pescatore, prezioso testimone del passato della Terra.
Per la prima volta bambini, scolaresche, famiglie e anziani potranno mettersi sulle tracce del nostrano Tethysadros insularis: grazie infatti ai volontari del gruppo speleologico Flondar, su imput della Soprintendenza ai beni archeologici che ha espresso parere positivo per la tutela e salvaguardia del sito, prenderanno avvio, in collaborazione con il Museo civico di Storia naturale di Trieste, le prime visite guidate al giacimento di fossili.
Il 31 marzo alle ore 11,00 sarà riaperto il sito paleontologico attraverso un percorso illustrativo, corredato da pannelli e un plastico del dinosauro, per dare prosecuzione e sviluppo al progetto che ha dato vita alla già ricca racolta di materiale allestito nella sala espositiva del Villaggio del Pescatore, e meta di numerosi visitatori (nel 2010 oltre 2500 visitatori).
“Come “padrone di casa” ho il piacere di aprire questa conferenza stampa di presentazione della riapertura del sito paleontologico del Villaggio del Pescatore – ha iniziato il Soprintendente Luigi Fozzati – ma soprattutto mi compiacio e ringrazio tutte le persone che hanno desiderato condividere assieme alla Soprintendenza tale attività di recupero di un area abbandotata e non custodita. Con il Gruppo Speleologico Flondar, a breve firmeremo una convenzione per la gestione e la manutenzione dell’area del sito del ritrovaemento”.
«Stiamo da anni provvedendo alla completa ristrutturazione del Villaggio del Pescatore e delle zona delle foci del Timavo, rendendolasempre più una delle zone attrattive ambientali di grandissimo pregio, Con il restyling dell´area e l´inaugurazione d elle visite sul sito – commenta – il Villaggio del Pescatore diventerà un punto di attrazione non solo a livello locale o provinciale ma di tutta la Regione, – ha espresso soddisfatto il sindaco di Duino Aurisina Giorgio Ret – ringrazio di cuore il Soprintendente Luigi Fozzati, con il quale collaboriamo da molto tempo, per aver voluto con forza accogliere la richiesta del Flondar supportata dall’amministrazione nella riapertura di tale sito, come ringrazio i responsabili del Civico Museo di Storia Naturale del Comune di Trieste per la disponibilità dimostrata, come ringrazio tutte le persone che hanno reso possibile la riapertura ma soprattutto la promozione e la publicizzazione, a tutto lo staff dell’Assessorato alla Cultura.
Riteniamo che la sinergia riscontrata in tale occasione possa essere d’esempio, per altre amministrazioni, oggi i risultati si ottengono solo facendo squadra. abbiamo così valorizzato un altra importante fetta del territorio.”
“Il Civico Museo di Storia Naturale che ospita l’originale dell’Androsauro Antonio .- ha voluto ribadire il dott. Dugulin Direttore del Museo – ha da tempo visto l’interesse scientifico e culturale che è rivolto a tale reperto, e ha visto di buon occhio e con favore la riapertura del Sito del Villaggio del Pescatore al pubblico in maniera ufficiale, e non solo per visite scientifiche. E’ un bene della collettività ed è giusto che si abbia la possibilità di condividerlo con il pubblico. La preziosa collaborazione instaurata per tale occasione continuerà anche per altre importanti iniziative.”
L´itinerario alla scoperta di questo mondo perduto, rappresenta un´opportunità unica sia in chiave storica che turistica: «Se è vero, come dicono gli esperti, che si tratta del più grande dinosauro rinvenuto in Italia, allora è chiaro che si deve fare il possibile per valorizzare la sua scoperta e l´area che lo ospita. L’amministrazione comunale ha lavorato in questo senso in questi anni, – ha ricordato il Vice Sindaco ed Assessore alla Cultura Massimo Romita – sistemando prima tutta l’area ed il centro abitato del Villaggio del Pescatore ed ora anche l’area del sito Paleontologico.
Antonio sin dai tempi del suo ritrovamento è diventato una vera e propria star, e la dimostrazione del grande interesse che viene rivolta ogni anno alla richiesta di informazioni e visite, la mostra del Villaggio ne è una conferma, infatti molte persone chiedono di conoscere la sua storia. Ma finora, salvo sporadici sopralluoghi da parte di delegazioni scientifiche, il pubblico non ha mai avuto accesso alla cava».
In effetti il dinosauro, i cui resti datati 85 milioni di anni furono rinvenuti nel 1994 dall´allora studentessa di geologia Tiziana Brazzatti (la lente fossilifera della cava era stata invece svelata qualche anno prima da Giorgio Rimoli), reappresenta un´autentica rarità, poiché il suo scheletro lungo 4 metri – il garrese è di 1,60 – costituisce uno degli esemplari di dinosauro più completi recuperati in Europa.
È stato ritrovato in perfetta connessione fisiologica, al 98% della sua struttura. Manca solo un piccolo pezzo di coda, lungo circa 30 centimetri, rimasto intrappolato nella pietra.
Il sito, va detto, potrebbe restituire ancora nuovi fossili, tant´è che Luigi Fozzati, soprintendente regionale per l´archeologia, ha espresso da tempo la volontà di riaprire gli scavi per tirare fuori dalla roccia anche Bruno, l´altro lucertolone rimasto intrappolato nella cava.
Di Antonio sarà esposto un plastico, poiché l´androsauro a becco d´anatra ha trovato casa al Museo di storia Naturale di Trieste.
”Il Gruppo Flondar è formato da appassionati di Speleologia ed appassionati della Grande Guerra è stato costituito agli inizi degli anni´70 – ha ricordato il Presidente del Gruppo Speleologico Flondar Rinaldo Stradi. L´attività del gruppo in questi quarant´anni si è diversificata occupandosi oltre che di speleologia, di salvaguardia del territorio e dell´ambiente della zona. Il gruppo ha collaborato con specialisti antropologi nel Riparo di Visogliano e con specialisti paleontologi nel sito di Antonio e con archeologi nei siti romani dell´area. I soci del gruppo mettono a disposizione il loro tempo libero e la loro conoscenza del territorio accompagnando gruppi di appassionati nelle escursioni sul Carso ed in grotta. Circa due anni fa in occasione della visita di una scolaresca di Duino, abbiamo riscontrato lo stato di degrado ed abbandono del sito paleontologico; la rete di protezione era lacerata in più punti; le pareti rocciose erano imbrattate da scritte e disegni fatti con bombolette spray e il pavimento presentava tracce di scavo abusivo. Abbiamo quindi pensato, come gruppo, di proporci alle autorità locali come supporto alla salvaguardia ed alla tutela del sito. In seguito, grazie alla disponibilità di soci del gruppo e di geologi, di proporre visite guidate a scolaresche e turisti. La nostra proposta è stata accolta con entusiasmo dal Sindaco Giorgio Ret e al Vice Sindaco e assessore alla Cultura Massimo Romita, da quel momento è partito l´iter per la riapertura e la fruizione del sito.”
Il Gruppo Speleologico Flondar gestisce da oltre 10 anni due sale espositive del Villaggio del Pescatore dove è allestita una mostra “Storia e Preistoria attorno al Timavo” esposizione ideata con lo scopo di illustrare visivamente alcune attrattive del circondario e le testimonianze di epoche lontane. La mostra si sviluppa secondo una cadenza cronologica, iniziando proprio dalla scoperta nelle immediate vicinanze del Villaggio del Pescatore di una fauna risalente a 85 milioni di anni fa e inglobata in una matrice di calcari cretacei concludendosi con immagini e reperti della Seconda Guerra Mondiale e delle origini del Villaggio del Pescatore.
Non solo: a breve il dinosauro Antonio sbarcherà su internet: il gruppo Flondar, all´interno del proprio sito web, ha infatti intenzione di dedicare un link specifico alle iniziative che riguardano il famoso androsauro a becco d´anatra così da tenere costantemente informati gli internauti sulle possibilità di perlustrare l´area, in capo a Mario Sartori, amministratore unico della società B-Fri, proprietaria del sito, che ha concesso per scopi didattici l´accesso alla zona paleontologica.
Tiziana Brazzatti, invitata a portare il saluto dal Soprintendente, con particolare emozione ha voluto ricordare i momenti della scoperta e del successivo lavoro di recupero “sono particolarmente felice di vedere che il mio sogno del 96 (momento di estrazione di Antonio) oggi viene realizzato con questa concreta iniziativa di riapertura di tale sito.
Il Soprintendente Luigi Fozzati in chiusura ha voluto ringraziare l’ente pubblico, i volontari, annunciando che sicuramente ci potrà essere la possibilità in futuro di riprendere anche gli scavi all’interno di tale area.  

Fonte: Nordestnews.it, 25 marzo 2011

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