Archivi

CERVETERI (Roma). Lastre di terracotta dipinte di Caere.

Tra la metà del VI ed i primi del V secolo a.C. in Etruria fiorì la produzione di lastre di terracotta dipinte con funzione di rivestimento.
Il corpus dei reperti in oggetto, riferibili all’ambito culturale ionico e corinzio, comprende ad oggi circa 450 tra lastre intere e frammentarie.
Della maggior parte degli esemplari, provenienti dal mercato antiquario, da collezioni o da scavi clandestini, non si conosce il preciso contesto di ritrovamento.
Le lastre oggetto di ritrovamenti avvenuti nel corso di scavi regolari e la documentazione disponibile riconducono comunque la produzione in oggetto alla sola metropoli di Caere (Cerveteri) ed al suo territorio.
Alcuni reperti provengono dalla necropoli della Banditaccia: le lastre Campana (scavi del marchese Campana 1836 e 1853) conservate al Museo del Louvre; lastre Boccanera (1874) esposte al British Museum. Nell’area urbana nel tempo si sono avuti diversi ritrovamenti in località Vignali, Campetti, Valle della Mola, pianoro della città, area del Manganello.
Il corpus delle lastre si è arricchito anche grazie a brillanti operazioni di recupero delle Forze dell’ordine: in Svizzera nel 2016 presso i depositi del trafficante d’arte inglese Robin Symes sono stati trovati circa 1000 frammenti di lastre ceretane (operazione effettuata dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale); nell’agosto 2019 sono state recuperate quattro lastre di terracotta ceretane destinate al mercato americano (da parte della Guardia di Finanza: Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Roma).
A seguito di accordo di cooperazione culturale 5 luglio 2016 tra il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e la Ny Carlsberg Glyptotek di Copenhagen sono stati riportati in Italia 110 frammenti di lastre prodotte a Cerveteri.
Le tavole di terracotta, dopo essere state preparate con ingobbio argilloso, venivano realizzate con i pigmenti della decorazione (di solito, bruno, bianco, rosso e nero) ed il perimetro delle figure veniva evidenziato con una linea nera. Le lastre, dopo adeguato essiccamento, venivano infine sottoposte a cottura.
Le lastre in argomento di massima presentano altezza di 110 – 130 cm, larghezza di 52 – 56 cm e spessore di 2,3 – 4,5 cm.
Erano disposte l’una di fianco all’altra in fregi continui e riguardavano temi mitologici (es. giudizio di Paride, fatiche di Eracle, duello tra Achille e Pentesilea, centauri armati), musicali (es. suonatore di lira, suonatore di cetra, danzatrici), sportivi (es. lottatori avvinghiati, discobolo, agnoteta con bastone biforcuto), militari (es. guerriero con alto elmo e spada, coppie di armati in duello, cavaliere armato di machaira, aurighi su carri) e rituali (aruspici). Talvolta un unico soggetto era composto da diversi pannelli, in altri casi si trattava di tavole dipinte indipendenti.
I reperti erano fissati alle pareti con chiodi da carpentiere (due fori praticati nella parte alta ed in qualche caso anche nella parte bassa).
Ad avviso degli studiosi le lastre dipinte erano elementi di rivestimento parietale di dimore gentilizie, di edifici pubblici di carattere sacro e di sepolture ipogee. La decorazione doveva riguardare di regola le pareti interne degli edifici ma i pannelli potevano forse abbellire anche pareti esterne protette (ad es. edifici con tetto aggettante) Tenuto conto anche dei temi dipinti, ed in particolare della significativa assenza di rappresentazioni del banchetto/simposio, si ritiene che la grande maggioranza delle tavole facesse bella mostra di sé negli edifici sacri. Relativamente alle lastre ritrovate nelle tombe forse si trattava di una forma di reimpiego di elementi posti in origine su edifici residenziali. Le lastre Campana ad es. presentano tagli ed incompletezze di alcune scene che farebbero pensare ad un adattamento e quindi ad una sede secondaria.

Sulle lastre ceretane cfr, tra gli altri:
Quadri Etruschi Raccontano Il mito ed il rito da Caere a Vetulonia a cura di Daniele Federico Maras, Simona Rafanelli, ARA edizioni, 2024;
Colori degli Etruschi Tesori di terracotta Centrale Montemartini a cura di Nadia Agnoli, Leonardo Bochicchio, Daniele Federico Maras, Rossella Zaccagnini, Gangemi Editore, 2019;
– Sybille Haynes, Storia culturale degli etruschi, Johan & Levi editore, 2020, pagg. 283 – 284;
– Francesco Roncalli, Le lastre dipinte da Cerveteri, Sansoni Editore, 1965.

Di seguito immagini di alcune lastre ceretane raffiguranti duello tra Achille e Pentesilea, due aruspici etruschi, corsa di dei o di eroi, viaggiatore con copricapo a tesa e bastone, oplita.

Autore: Michele Zazzi – etruscans59@gmail.com

Segnala la tua notizia