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CAGLIARI. Regione, sì al tunnel culturale Ma prima liberate l’Anfiteatro.

Sì al percorso Cagliari underground, ma prima via le gradinate dall’anfiteatro. In futuro turisti e cittadini a spasso su un unico tunnel di collegamento tra la galleria don Bosco, l’orto botanico, l’anfiteatro e l’orto dei cappuccini.
Quattro siti di rilevante importanza archeologica e naturalistica, uniti da gallerie e percorsi sotterranei per la gioia di Cagliari città turistica. Tra Regione e Comune l’intesa c’è già, anche se prima si dovrà risolvere il contenzioso sull’anfiteatro e la sua “legnaia” che l’assessore regionale alla Cultura Maria Antonietta Mongiu vuole rimuovere il prima possibile per riportare alla luce il monumento, ma che il primo cittadino Emilio Floris non sembra disposto a togliere, in assenza di un’area alternativa per i grandi eventi e mostrandosi invece possibilista soltanto sulla rimozione del terzo anello.
Dopo le polemiche su degrado e satanisti, ieri l’orto dei cappuccini ospitava Telethon e il professor Antonio Romagnino. Il giardino in ordine, ripulito e con i grottoni arredati dai lumicini «grazie a 3.500 euro comunali », spiega la dirigente Ada Lai. C’erano anche l’animazione per i bambini, le auto d’epoca e l’orchestra della scuola civica di musica. 

Il clima ideale per un confronto politico. «Un’ottima idea», spiega l’assessore regionale alla cultura Maria Antonietta Mongiu, «un unico percorso dai cappuccini fino all’orto di Palabanda, naturalmente dopo aver smontato le tribune dall’anfiteatro che va rivisto e restituito al suo contesto naturale, cioè quello dell’orto botanico. Finalmente il Comune mostra interesse a riconoscere le qualità storico archeologiche e ambientali che insistono nel territorio della città». Per la Mongiu l’orto dei cappuccini potrebbe anche ospitare i concerti: «È un luogo di spettacolo », afferma l’assessore, «l’area è già naturalmente predisposta, senza doversi accanire con interventi terrificanti, ad accogliere concerti e spettacoli all’aperto».

Floris ha qualche perplessità: «Si può fare un sito di interesse storico culturale, di collegamento tra anfiteatro romano e orto dei cappuccini», afferma il sindaco, «coinvolgendo anche la Croce rossa, ma senza necessariamente smontare le tribune. Certo – ammette – una parte, il famoso terzo anello, può essere rimosso; per il resto serve invece prima un’area grandi eventi, atta a ricevere spettacoli che a volte sono commerciali e a volte culturale”.

No ai grandi eventi all’orto. «E che facciamo? La “legnaia” la togliamo da lì e la rimettiamo qui?», si domanda il sindaco, «devono essere trovate invece altre soluzioni. Non necessariamente nella parte centrale della città».


Fonte: Sardegna 03/12/2007
Cronologia: Arch. Romana

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