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BROOKLYN, Mississippi (U.S.A.): Il calcare potrebbe mutare le conoscenze sui popoli preistorici.

Uno scavo a Brooklyn svela una pietra sorprendente.

Pezzi di calcare biancastro emergono un po’ dappertutto nell’imponente scavo di un villaggio preistorico presso i confini della città di Brooklyn.
La quantità di calcare rinvenuto è, infatti, di gran lunga superiore ad ogni altro antico sito del Mississippi esplorato nella regione. Al punto che un veterano dell’archeologia come il direttore degli scavi, Chuck Moffat, si domanda se ciò potrà mutare le comuni convinzioni circa i popoli di cacciatori e agricoltori che gli archeologi chiamano “il popolo del Mississippi”, che vissero in queste aree tra 1400 ed i 1000 anni or sono.

“C’è tutto il potenziale per ripensare alla storia preistorica delle Origini Americane” ha dichiarato Moffat.
Il sito ben preservato, ora nella seconda stagione estiva di scavo, è circondato da binari ferroviari. Un cimitero del XIX secolo si trova a circa 100 iarde di distanza, ma non è stato in alcun modo coinvolto nei lavori.
Le sagome di 80 antiche case sono già state trovate, e ciò ha convinto gli archeologi di trovarsi in presenza del villaggio preistorico probabilmente più grande scoperto qui in decenni, a parte l’antico complesso di Chaokia Mounds.
Chaokia Mounds, la più grande città preistorica in Nord America, si trova cinque miglia ad est.

Il villaggio è indubbiamente collegato a Cahokia Mounds, ha dichiarato Moffat. Ricerche in corso mostrano che Chaokia Mounds sarebbe potuto essere il centro dell’intera cultura del Mississippi, che allora spaziava dall’Illinois agli stati sud-orientali.

Gli abitanti del villaggio vivevano in case rettangolari di circa 15 piedi di lunghezza e 10 di ampiezza. I basamenti erano due piedi sotto terra nell’argilla. Le pareti erano rette da pilastri. Il suolo leggermente più scuro dei fori nel terreno può ancora essere riconosciuto.
E seppure siano stati individuati reperti interessanti e perfino rari, come pezzi di corda di circa tre piedi di lunghezza e parzialmente bruciati, è il calcare che ha fatto discutere i ricercatori.

“Vi è una notevole quantità di calcare, e questa è un’altra storia: da dove lo prendevano e come riuscivano a portarlo qui” ha dichiarato Moffat. Egli specula che le formazioni calcaree dovessero trovarsi lungo le coste del fiume Mississippi in Missouri, che sarebbero attualmente coperte dall’approdo di La Clede a St.Louis.

Il calcare aveva un’enorme utilità, ha dichiarato.
“E’ un elemento multifunzionale, e ancora non siamo riusciti a capire per quante cose fosse usato” .

Era usato per creare zappe, pestelli e macinatoi, pietre per la pesca, ed era aggiunto nei depositi di spazzatura per mascherare l’odore. Poteva essere anche preso macinato per trattare il mal di stomaco.

Le domande circa il ruolo del villaggio e la quantità di calcare qui ritrovato non troveranno probabilmente risposta per anni, o almeno fino a quando i ricercatori potranno analizzare le centinaia di migliaia di fotografie digitali dei siti e i reperti.

Questo villaggio, i cui depositi di rifiuti hanno rivelato centinaia di migliaia di lische di pesce e squame, si trovava già al suo culmine prima del sorgere di Cahokia, tra il 1000 ed il 1250 d.C.

Fonte: Newsletter Archeologica – newsarcheo@yahoo.it http://www.belleville.com – 11/07/04
Autore: Eleonora Carta
Cronologia: Arch. Precolombiana
Link: http://it.geocities.com/newsarcheo/index.htm

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