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AUSTRIA. Una sepoltura collettiva.

I lavori di costruzione di un campo di calcio a Vienna (Austria) hanno portato alla luce centinaia di ossa sepolte dopo una battaglia alla fine del I secolo. Si tratta di un ritrovamento senza precedenti nella storia militare romana.
I corpi dei soldati sono stati cremati fino al III secolo, per cui una fossa di sepoltura di massa di questo periodo è unica nella documentazione archeologica.
La scoperta è stata fatta alla fine di ottobre 2024, nel quartiere viennese di Simmering. Ci sono almeno 129 scheletri completi in un’area di soli 15 metri per 15. Altre ossa fanno salire il numero stimato di corpi a oltre 150. I corpi devono essere stati gettati in una fossa in modo frettoloso e senza le usanze funerarie.
Più di un terzo dei corpi è stato analizzato. I risultati hanno evidenziato che erano tutti maschi di età compresa tra i 20 e i 30 anni ed in buone condizioni fisiche. I denti degli uomini erano in gran parte privi di carie. La maggior parte di loro era alta più di un metro e settanta. Tutti gli scheletri mostrano almeno una ferita da taglio o da colpo contundente inflitta al momento della morte. La datazione al carbonio-14 colloca la morte tra l’80 e il 230 d.C.
La battaglia è probabilmente precedente alla costruzione della fortezza legionaria di Vindobona. Prima che il grande forte di 6.000 soldati fosse costruito sul limes danubiano c’era un piccolo forte di cavalleria di circa 1.000 soldati costruito durante o subito dopo la guerra dell’imperatore Domiziano contro le tribù clienti romane dei Quadi, dei Marcomanni e dei Pigri nel 91-92 d.C.
Il forte di cavalleria si trovava a circa 2 miglia a nord-ovest della fossa comune. I manufatti presenti nella fossa indicano che i defunti erano soldati romani, per quanto incongrua sia questa sepoltura approssimativa per l’esercito romano.

Fonte: Romano Impero 5 aprile 2025

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