Archivi

ATRIPALDA (Av): spuntano ancora tombe romane.

Nuovi ed eccezionali rinvenimenti archeologici in piazza Di Donato. Una campagna di scavi da parte della Soprintendenza sulla quale tuttavia soffiano anche forti polemiche, visto che alla fine non lascerà nulla alla città, con le zone interessate dai saggi e dai ritrovamenti che saranno a breve tutte ricoperte senza che nessuno possa ammirare mai più quanto riaffirato dal sottosuolo.
Dopo il rinvenimento di tombe per bambini d’epoca romana in vico Carlo, ieri in piazza Di Donato ritrovate diverse tombe romane, in ottimo stato di conservazione, a meno di ottanta centimetri di profondità, con al loro interno lo scheletro intatto.
Ad effettuare i rinvenimenti gli operai diretti dall’archeologa Pierina De Simone e da Raffaella Cecere, capo tecnico disegnatore della Soprintendenza. Riaffiorati dal sottosuolo ben tre incinerati: sono i morti bruciati su cataste di legno nel I° secolo A.C., i cui resti ossei venivano deposti in olle cinerarie. Una di queste tre tombe conservava ancora intatto il rito funebre della libagione, un rito romano antichissimo dove i parenti dell’incinerato mangiavano sul luogo della sepoltura.
Intatto anche il vasellame utilizzato per il rito: brocche in ceramica, bicchiere, unguentai e ollette.
In un’altra tomba, poco distante, rinvenuto uno scheletro in una cassa in tegole con ai piedi il corredo funebre costituito da un’olletta con coperchio al cui interno è stata rinvenuta una lucerna ed una moneta, che rappresentava nel passato il cosiddetto obolo di Caronte, la moneta da consegnare al traghettatore di anime sul fiume Acheronte.
«Un rituale tipico dell’epoca romana del I° secolo D.C. – spiega l’archeologa Pierina De Simone – Saggi che dimostrano che il centro storico rappresenta la parte più antica della necropoli di Abellinum».
Infine un’altra tomba celava un incinerato direttamente sulla terra, con corredo di tre coppe impilate una nell’altra, una lucerna ed una moneta. Tutti i ritrovamenti sono stati inseriti in appositi contenitori per successive analisi. Tuttavia non mancano le polemiche sulla modalità di scavo.
Tutte le tombe infatti ritrovate sono state poi rimosse.

 

 


Fonte: Il Mattino 15/07/2006
Cronologia: Arch. Romana

Segnala la tua notizia