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U.S.A. (New York) – L’estinzione dei mastodonti.

Tracce di un fungo collegherebbero la scomparsa dei mammut alla presenza di esseri umani.

Alla fine dell’ultima era glaciale, circa 10.000 anni fa, tre quarti dei mastodonti, dei mammut e di altri bestioni che vivevano nell’America del Nord scomparvero per sempre. Nuove prove sembrano suggerire che furono cacciatori umani, e non gli improvvisi cambiamenti climatici, a causare la loro estinzione.

L’elemento chiave per gettare luce sulla loro storia è un piccolo fungo che cresce sul letame. Spore microscopiche del fungo Sporomiella, provenienti dagli escrementi degli animali che fanno il bagno, si trovano ancora nei laghi, nelle pozze e nelle paludi e forniscono importanti informazioni agli scienziati. I paleoecologi Guy Robinson, David Burney e Lida Pigott Burney della Fordham University di New York hanno cercato tracce delle spore e altri indizi negli strati di fango in quattro siti a sud-est di New York.

La loro analisi ha rivelato una chiara successione di eventi. Dapprima, la popolazione di megafauna è collassata, come indica un calo fino a un decimo delle spore di Sporomiella. Poco più tardi l’abbondanza di frammenti microscopici di carbone da legna proveniente da grandi fuochi, che testimonia della presenza di esseri umani, è cresciuta di dieci volte. E solo un migliaio di anni più tardi il polline di alberi delle foreste boreali indica l’inizio dell’ultima era glaciale. Questo, secondo i ricercatori, significa che il cambiamento del clima è avvenuto solo in seguito e non ha avuto un ruolo principale nel declino dei mastodonti.Lo studio è stato presentato al meeting congiunto della Geological Society of America e dell’Atlantic Geoscience Society, svoltosi a Halifax alla fine di marzo.
Fonte: Le Scienze on line 12/05/03
Autore: Redazione
Cronologia: Preistoria

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