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TURCHIA. Scoperta la via di pellegrinaggio di San Filippo a Hierapolis di Frigia.

È di ieri (21 u.s.) la notizia dello straordinario rinvenimento, a Hierapolis di Frigia, l’odierna Pammukkale in Turchia, della grande strada processionale d’età cristiana che, attraversando il centro della città, conduceva all’imponente martyrion, la tomba dell’apostolo Filippo, fatto erigere nel V secolo d.C.
La scoperta è stata effettuata dall’équipe di archeologi e studiosi della Missione Archeologica Italiana, diretta dal prof. Francesco D’Andria dell’Università del Salento, Direttore dell’Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali del CNR.
La rilevanza del ritrovamento, che corona una lunga attività di studi e ricerche volta a comprendere qualsiasi aspetto archeologico dell’antico centro in età romana e bizantina, risiede anche nell’applicazione di nuovi metodi di indagine: il rinvenimento, infatti, è stato effettuato grazie ad un attento studio delle immagini telerilevate, catturate dal satellite americano Quik Bird, in orbita a 450 chilometri dalla terra, che hanno consentito agli archeologi di integrare le lacune di natura topografica.
Attualmente”, ha riferito D’Andria, “sono in corso gli scavi che permetteranno ai visitatori di ripercorrere la via devozionale, ricostruita, attraverso i ritrovamenti del lastricato che raggiunge la porta urbica, ora indicata come Porta di San Filippo, i resti di un ponte, completamente crollato, del quale restano i muri di contenimento delle due estremità nord e sud, la gradonata a lastre di travertino che taglia a mezza costa il pendio, la scala che saliva alla sommità della collina e una fontana, l’aghiasma, dove i pellegrini potevano compiere le abluzioni e purificarsi prima di raggiungere là il sepolcro del Santo”.
Il sito è stato dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità non solo per la monumentalità dei resti archeologici, ma anche per la particolare conformazione paesaggistica: il luogo, infatti, è noto con il nome Pammukkale, «il castello di cotone» per le candide e spettacolari formazioni di travertino create dalle acque calcaree che sgorgano dalle sorgenti termali.


Autore: Maria Rosa Turi
Cronologia: Arch. Romana

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