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TURCHIA. Omero cerca casa.

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Non si sa se è esistito. Un mistero sul quale per secoli si sono esercitati storici ed esegeti. Firme come Erodoto o Cicerone. Insomma, Omero è un rebus, anche se sono la più bella realtà della letteratura antica i suoi poemi, Iliade e Odissea.
Non una vita ebbe, ma sette, almeno quelle che tentarono, come un puzzle, di dire chi fosse. Svariando perfino sull’ipotesi che a metterlo al mondo fosse stata la ninfa Creteide. O addirittura trovandogli un padre come Orfeo, il tracio che domava le belve col canto.

Insomma la «questione omerica» fu esercizio che sfibrò tanti, compreso il nostro Giambattista Vico. Portando alla fine a concludere che le gesta di Achille e Ulisse diventarono poemi dopo una lunga elaborazione a più mani di storie create e cantate in tempi diversi.
Ma adesso sulla «questione omerica» vogliono mettere una pietra sopra alcune cittadine turche che si affacciano sul mare a fanno da corona a Smirne.
Intendiamoci.
Dopo tanto scervellarsi appunto Smirne, la turca Izmir, fu identificata da alcuni come il luogo dove, nell’VIII secolo avanti Cristo, visse il cantore cieco (nomen omen, o me oron in greco significa colui che non vede).
Però ora sono sette i villaggi, tutti attorno a Izmir, che rivendicano il ruolo di città natale di Omero.
Gli attriti più forti sono quelli tra Bornova e Gaziemir, che si confrontano a suon di ricerche archeologiche e studi storici. Halil Ibrahim Senol, sindaco di Gaziemir, afferma che Omero ha visto la luce nella sua città. «I libri di storia dicono che è nato dove ha inizio il fiume Meles, che ha la sorgente a Gaziemir», ha sentenziato. Ma a Bornova il sindaco Kamil Okyay Sindir, compagno di partito di Selon, afferma che Omero è nato nella propria città e usa lo stesso argomento di Selon per provarlo: «Omero ha scritto del fiume Meles e questo vuol dire che è nato da queste parti». Kamil ha ufficializzato la sua rivendicazione inaugurando lo scorso anno un parco divertimenti chiamato «La Valle di Omero».
Ma Senol ha rilanciato, nominando un noto archeologo, Ercan Cokbankir, come coordinatore culturale di Gaziemir, con l’incarico preciso di dedicare al «dossier Omero» ogni energia. «Molti libri di storia nominano il fiume in questione come Homer o Homeros. Bornova non ha questo vantaggio», ha azzardato l’esperto, riferendosi al fatto che a Gaziemir c’è la foce del Meles. Ma non basta. Il sindaco Selon ha annunciato che organizzerà una conferenza internazionale su Omero. «Vogliamo la verità».
Si accettano vaticini.

Autore: Lidia Lombardi

Fonte: IlTempo.it, 10/05/2010

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