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TARANTO. Antica nave greca riaffiora dal mare: eccezionale scoperta lungo il tracciato di Tap.

TARANTO

I resti di un’antichissima nave greca riaffiorano dal Mediterraneo nel corso dei lavori per la costruzione del gasdotto Tap. L’annuncio di un’eccezionale scoperta è stato dato ieri a Taranto dalla Soprintendente Maria Picarreta nel corso del convegno “Donne di Magna Grecia” organizzato dall’ Istituto per la Storia e l’Archeologia della Magna Grecia.
La scoperta archeologica è stata effettuata in acque italiane al confine con quelle albanesi ad una profondità di circa 800 metri dal livello del mare durante le rilevazioni tecniche lungo il tracciato che dovrà ospitare il gasdotto.
Il relitto dell’imbarcazione di epoca antichissima – sicuramente antecedente al periodo Romano – è stato intercettato dalle sofisticate attrezzature subacquee di Tap che, spiega il responsabile della comunicazione della multinazionale, si avvale in queste fasi di un archeologo che opera sotto stretta sorveglianza della Soprintendenza.
L’ipotesi che lungo il tracciato del gasdotto potessero affiorare resti archeologici era stata infatti preventivata, così come quella di potersi imbattere in pericolosi ordigni bellici – tutt’altro che rari nell’Adriatico – ma una scoperta come quella effettuata nelle scorse settimane ha lasciato a bocca aperta tecnici ed archeologi.
Il relitto ritrovato insieme ad un corredo di altri oggetti giace ad una profondità eccezionale – potrebbe essere l’unico caso finora in tutto il Mediterraneo – e per poter approfondire e recuperarne i resti gli archeologi della Soprintendenza hanno lavorato con il supporto delle attrezzature di Tap.
“I reperti fragilissimi sono stati recuperati con tecnologie avanzatissime – ha detto ieri la Soprintendente Picarreta – e stiamo lavorando per eventuali misure di protezione”.
Altri dettagli di questa eccezionale scoperta saranno svelati in un prossimo futuro dal Mibact.

Fonte: Leccesette.it, 27 set 2019

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