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SAN SALVO (Ch): Due mosaici riscrivono la storia.

Continua a riservare sorprese il sottosuolo di San Salvo, dove ieri, per l’esattezza in piazza San Vitale, a due passi dal Municipio, dove la cooperativa Parsifal sta portando a termine i lavori di definizione del parco archeologico cittadino, sono tornati alla luce ambienti pavimentati con mosaici e rivestiti alle pareti con lastre di marmo.

Di particolare pregio un mosaico formato da tessere di sei diversi colori, fra i quali spicca insolitamente anche il giallo, che disegnano motivi floreali costituiti da girali e palmette. L’importante mosaico, proveniente da una domus romana del 200 d. C., è stato illustrato alla stampa, agli appassionati e agli amministratori sansalvesi dalla dottoressa Amalia Faustoferri, ispettore della Soprintedenza per i Beni Archeologici d’Abruzzo, la quale ha precisato che la domus romana e il suo mosaico devono la loro salvezza al fatto che, in seguito ad un’opera di stratificazione compiutasi nel corso dei secoli, hanno finito per ospitare in superficie l’area funeraria annessa al chiostro dell’abbazia benedettina edificata in epoca medievale, come dimostra la presenza di diversi scheletri umani che stanno tornando alla luce.

Le importantissime e inaspettate scoperte archeologiche di piazza San Vitale, dunque, stanno ridisegnando il quadro storico non solo della città medievale, ma anche di quella romana. “Il nostro sottosuolo – ha detto non senza un pizzico di orgoglio il sindaco Gabriele Marchese – ci sta raccontando in maniera scientifica che San Salvo, in epoca romana, era un luogo prospero dove, come testimoniano gli incredibili mosaici che stanno affiorando, si svolgevano traffici commerciali e dove la popolazione residente viveva in condizioni agiate”.

Le attività di scavo e recupero archeologico stanno procedendo con alacrità su vari fronti, con l’obiettivo di rendere presto fruibili il parco archeologico, il centro di documentazione dell’Ordine Benedettino tra Trigno e Osento e il museo civico “Porta della Terra”. Quest’ultimo, che aprirà i battenti entro l’estate, valorizzerà reperti romani (databili fin dal VI sec. a.C.) e medievali sia all’aperto sia al chiuso, nei locali ricavati sotto piazza San Vitale. Il museo non sarà, dunque, un semplice contenitore di reperti mobili, ma rappresenterà un contesto archeologico reale, con tanto di muri romani e fosse granarie medievali. Nel quadro dei musei, quello sansalvese avrà una specificità ben precisa, trattandosi del primo vero museo abruzzese di archeologia urbana.

Fonte: Il Tempo.it 28/04/05
Cronologia: Arch. Romana

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