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ETIOPIA (Axum): La stele è arrivata in Etiopia.

Il 25 aprile scorso è giunto ad Axum, in Etiopia, il terzo e ultimo troncone della stele di Axum, il più fragile, lungo 24 metri e trasportato a bordo dell’Antonov 124-100 partito da Pratica di Mare (Roma).

Si è completata così la complessa operazione con cui lo Stato italiano ha restituito all’Etiopia l’obelisco che era stato portato a Roma dalle truppe di Mussolini nel 1937.

Una lunga e colorata cerimonia, presenti migliaia di persone, ha accolto ad Axum l’arrivo della stele. Il premier etiope Meles Zenawi ha ringraziato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il governo italiano che ha reso possibile il ritorno in Etiopia del simbolo più importante per l’identità di questo popolo.

Sono passati 68 anni da quando fu portato via nel ’37 dalle truppe di occupazione italiane l’obelisco. Ora occorreranno mesi perche’ venga reinstallato nel sito dal quale proviene. La stele, di pietra basaltica scura, alta 24 metri e di 160 tonnellate, rappresenta un monumento funerario, datato 1.700 anni.

Le operazioni di rimpatrio, in tre tronconi, sono state piuttosto lunghe e delicate.

Il trattato di pace tra Italia ed Etiopia, siglato a Parigi il 10 febbraio del 1947, prevedeva infatti per il nostro paese la restituzione, entro 18 mesi, di tutti i beni sottratti all’Etiopia a partire dal 3 ottobre del 1935. Tale impegno veniva ribadito da una nuova intesa firmata ad Addis Abeba il 5 marzo del 1956 che regolava le questioni ancora pendenti tra le due nazioni dopo la fine della guerra. In particolare, l’allegato C, indicava espressamente la stele di Axum come uno degli oggetti da restituire. Un altro accordo bilaterale, nel 1997, riconfermava l’impegno italiano rimasto però disatteso. Nel 1998 il Ministero delle Poste italiane aveva perfino coniato un francobollo per commemorare l’imminente restituzione.

Durante il vertice Fao, svoltosi a Roma dal 10 al 13 giugno 2002, il premier etiope Meles Zenawi ha denunciato il fatto che “per 55 anni l’Etiopia è stata presa in giro dall’Italia”. Anche l’Unione Africana si è pronunciata il 9 luglio 2002 a favore della restituzione del prezioso manufatto al Paese di origine. Questi fatti hanno indotto il governo italiano, nel Consiglio dei ministri del 19 luglio 2002, a deliberare la restituzione del monumento, fugando così ogni dubbio sull’affidabilità del nostro Paese a livello internazionale. Il 7 novembre 2003 sono iniziate le delicate operazioni di smontaggio della stele. Il 18 aprile 2005 è stato trasportato il primo troncone, qualche giorno dopo (il 21 aprile) il secondo, infine, il terzo ed ultimo troncone, che ha concluso l’operazione, il 25 aprile 2005.

L’obelisco sarà ora ricollocato all’interno del parco archeologico di Axum, con l’aiuto dei tecnici italiani e del Ministero per i Beni e le attività culturali.

Fonte: NewsLetter Presidenza Consiglio Ministri 02/05/05

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