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SAN FRUTTUOSO DI CAMOGLI (Ge): Il restauro del complesso di San Fruttuoso di Capodimonte.

Riapre al pubblico la Chiesa Abbaziale di S. Fruttuoso di Capodimonte, delle Tombe Doria e del Museo dell’Abbazia di San Fruttuoso. Il restauro, realizzato dal FAI con il prezioso contributo della Compagnia di San Paolo, ha riportato all’antico splendore una perla collocata ai piedi del Parco di Portofino, che, per la sua bellezza incontaminata, sta per essere trasformato in parco nazionale.

Il complesso monumentale di San Fruttuoso fa parte del patrimonio del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano, dal 1983, grazie alla donazione dei principi Doria Pamphilj. Dal XIII secolo la storia del monastero di San Fruttuoso si lega a quella della nobile famiglia dei Doria, cui si deve la trasformazione dell’intero edificio; i Doria scelgono la cripta come sepolcro di famiglia e costruiscono la torre che ancora porta il loro nome. Dopo la terribile alluvione del 1915, che distrusse un terzo dell’abbazia, si resero necessari i lavori di restauro. Una primo intervento venne realizzato nel 1933, ma e’ nel 1983, con la donazione del complesso al FAI, che comincia la rinascita di San Fruttuoso.

A vent’anni da quella data si e’ resa necessaria una nuova campagna di restauri che ha coinvolto la Chiesa Abbaziale, le tombe Doria e l’aggiornamento ed ampliamento del percorso museale. L’intervento di recupero, oltre ad interessare gli intonaci interni, si e’ preoccupato di garantire la buona conservazione della Chiesa, rispettando le scelte operate in occasione del grande restauro eseguito dal FAI tra il 1985 ed il 1989, sotto la direzione dell’architetto Guglielmo Mozzoni. Gia’ allora la Fondazione San Paolo, che oggi, con il nome di Fondazione per l’Arte, e’ una della strutture stabili della Compagnia di San Paolo, aveva dato il suo sostegno finanziario.

L’attività di cantiere e’ stata preceduta da accurate campagne diagnostiche, comprendenti saggi stratigrafici e analisi di laboratorio. Nel caso del restauro delle tombe Doria, le indagini hanno consentito di individuare e rimuovere i prodotti chimici che, apposti come protettivi, avevano poi determinato il deterioramento superficiale della pietra, mentre all’interno dell’edificio di culto hanno condotto al ritrovamento di importanti strutture della fabbrica medievale.

L’importante novita’ emersa dai restauri della Chiesa Abbaziale e’ il ritrovamento dell’antico accesso alla chiesa dal chiostro inferiore e, sotto uno spesso strato d’intonaco, di una loggia composta da diciassette archi in pietra del monte posti all’interno dell’apparecchio murario, nella cupola della Chiesa costruita intorno all’anno Mille, grazie all’imperatrice Adelaide di Borgogna, che aveva impresso all’Abbazia un notevole prestigio e potere religioso e politico, facendola diventare uno dei monasteri piu’ ricchi del Mediterraneo.

I lavori hanno messo inoltre in evidenza, nell’absidiola sud, una raffigurazione pittorica di estrema semplicita’, ancora in fase di datazione, che riconduce l’atmosfera interna della Chiesa verso quella piu’ tipica e caratteristica della tradizione popolare di borgo marinaro, che il FAI ha sempre cercato di rispettare e tramandare.

Alla luce delle nuove importanti scoperte e’ emersa la necessita’ di inserire la chiesa in un nuovo percorso museale. La definizione di due differenti ambiti nella Chiesa, separati ora da una cancellata, consente di rendere compatibile lo spazio di culto con il percorso di visita. La Chiesa e’ stata arricchita di due grandi lampadari, simili a quelli purtroppo venduti decenni addietro, ed e’ stato ricollocato al suo posto e rimontato il bell’altare ottocentesco; vi e’ conservata inoltre la copia di bronzo della statua del Cristo degli Abissi, opera dello scultore genovese Guido Galetti, il cui originale, recentemente restaurato, si trova all’ingresso della baia immerso a una profondita’ di 17 metri.

L’ampliamento e l’aggiornamento del museo dell’Abbazia, creato nel 1989 dall’architetto Guglielmo Mozzoni, si sono resi necessari per esporre gli importanti reperti archeologici emersi dagli scavi di San Fruttuoso del 1985, restituiti all’Abbazia dopo un accurato restauro presso le competenti soprintendenze.

In particolare verranno esposte la rarissima transenna in stucco risalente ai secoli X-XI, i disegni ricostruttivi con scenografie d’ambiente e la riproduzione del sarcofago di Achille a Sciro, prezioso reperto archeologico del II secolo d.C., il cui originale e’ attualmente conservato a Palazzo del Principe a Genova.

Storia, architettura e segni della cultura materiale sono il filo conduttore di sette nuove sezioni museali, ciascuna dedicata ad un differente tema di approfondimento: dalla vita monastica alla dinastia dei Doria, dalla scultura medievale alla storia della fabbrica e dei suoi restauri. In accordo con il comune di Camogli, Giulia Maria Mozzoni Crespi, presidente FAI, e Carlo Callieri, vice presidente della Compagnia di San Paolo, hanno deciso d’intitolare la piazzetta del borgo ai principi Doria Pamphilj per ricordare la loro donazione al FAI, che ha restituito alla collettivita’ il complesso monumentale di San Fruttuoso. Per celebrare l’importante riapertura, domenica 19 settembre, il Cardinale Tarcisio Bertone, Arcivescovo di Genova, officera’ la Santa Messa nella Chiesa di San Fruttuoso. Il progetto di restauro del complesso con il rinnovato allestimento museale e’ stato redatto da Tatiana Kirova, consulente per i Restauri del FAI; la direzione dei lavori del cantiere e’ stata curata da Giorgio Rigone, direttore dell’Ufficio Tecnico del FAI; la direzione lavori dell’allestimento museale e’ stata seguita da Donatella Fiorino, sotto la direzione artistica di Tatiana K. Kirova e il coordinamento organizzativo generale dal Franco Dioli, direttore del Complesso Monumentale di San Fruttuoso. I lavori sono stati seguiti costantemente dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria e dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio della Liguria, con la consulenza scientifica dell’ICR, Istituto Centrale per il Restauro.

Fonte: CulturalWeb 20/09/04
Autore: Maurizio Pizzuto
Cronologia: Arch. Medievale

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