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ROMA. Un braccio meccanico e un pettine per Cecilia Metella.

cecilia metella

“Continuiamo a prenderci amorevolmente cura del più grande tra i sepolcri lungo l’Appia Antica: il Mausoleo di Cecilia Metella. – dicono, in queste ore, i funzionari del Parco Archeologico dell’Appia Antica – Per la rimozione della vegetazione infestante e la verifica di eventuali lesioni abbiamo bisogno di un braccio elevatore. Si tratta di un’operazione complessa… Ma la vista dall’alto è davvero spettacolare!”.
Il Mausoleo di Cecilia Metella è uno dei luoghi simbolo della Via Appia Antica. Questo monumento funerario costruito fra il 30 e il 10 a.C., che si staglia al III miglio della strada, circa 300 m a sud del complesso di Massenzio, impressiona ancora oggi il viaggiatore per la sua imponenza ed eleganza, che si aggiungono al fascino di essere stato riutilizzato in epoca medievale come torre di un castello ancora perfettamente conservato.
La tomba si presenta all’esterno come un alto cilindro rivestito da lastre di travertino, poggiante su un basamento quadrato di cui si conserva per lo più solo il nucleo cementizio in scaglie di selce. All’interno, una camera sepolcrale di forma conica aperta sulla sommità con un oculus, custodiva il corpo di una ricca matrona romana appartenente a una delle famiglie nobili più importanti del tempo e probabilmente nuora del famoso Marco Licinio Crasso, membro con Cesare e Pompeo del I triumvirato nel 59 a.C.
Visitare questo sito archeologico non significa solo poter accedere al sepolcro di Cecilia Metella, ma anche passeggiare fra le stanze del castello (castrum) fatto costruire all’inizio del XIV dalla famiglia Caetani. Questa acquistò le terre della località in cui sorgeva il monumento (chiamata Capo di Bove per il fregio con teschi di bue che decora il mausoleo) e fece erigere una cinta muraria con all’interno una chiesa, un palazzo e un torrione, quest’ultimo alzato sulla mole della tomba romana.
La parte abitativa della fortificazione, con i suoi tipici muri merlati e le belle finestre bifore, oggi ospita al proprio interno il “Museo dell’Appia”, una raccolta di statue, sarcofagi, iscrizioni e rilievi provenienti dalla Via Appia Antica e relativi ai ricchi monumenti funerari che vi si affacciavano.

Fonte: www.stilearte.it, 25 feb 2022

Info:
https://www.parcoarcheologicoappiaantica.it/

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