Archivi

ROMA. Tavole di legno antico dagli scavi della metropolitana.

Gli alberi furono abbattuti nel 40 dopo Cristo in una regione compresa tra il Massiccio del Giura e l’Alta valle del Reno, nel nordest della Francia, a 1700 chilometri dalla capitale dell’impero, dove allora imperversava Caligola.
I tronchi furono tagliati a poca distanza dal bosco, poi iniziarono il loro lungo viaggio verso Roma.
I Romani avevano una straordinaria capacità logistica e di trasporto, che però non applicavano solo ai prodotti di pregio (dai grandi felini utilizzato come attrazione nel Colosseo ai marmi pregiati per le ville degli imperatori) ma anche a materiale edile ordinario. E al legno in particolare.
Trattasi di tavole di quercia lunghe 3 metri e 80 che vennero utilizzate per delle fondamenta. Materiale ordinario che i Romani fecero arrivare dai confini dell’Impero organizzandone il trasporto per 1700 chilometri, su tre fiumi e un mare; vennero trasferite verso sud sfruttando le correnti del fiume Saona, poi quelle del Rodano fino alla foce, un centinaio di chilometri a ovest di Marsiglia. Da lì via mare attraverso il Mediterraneo fino al Tevere e quindi nel cuore di Roma.

Leggi tutto, vai a >>>>>>>

Segnala la tua notizia