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ROMA. Il restauro del Sarcofago degli Sposi.

Si tratta dell’opera più fortemente identitaria del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia (Roma), legata profondamente al fondatore, Felice Barnabei, che con ostinata determinazione riuscì ad acquistare per 4 mila lire quel mucchio di “rottami fittili”, quattrocento frammenti di terracotta, che oggi sono diventati un simbolo indiscusso dell’arte etrusca.
Era infatti il 9 aprile del 1881 quando a Cerveteri, in una località della tenuta del principe Francesco Ruspoli, detta “della Banditaccia”, vennero alla luce gli innumerevoli frammenti del Sarcofago degli Sposi.
A distanza di oltre un secolo dal primo restauro che consentì di ricomporre da centinaia di frammenti la celebre coppia di Sposi in un unico tenero abbraccio ed a più di mezzo secolo dall’ultimo intervento manutentivo, il Sarcofago è ora al centro di una nuova stagione di studi che prevede non solo il restauro, ma anche la realizzazione di un piano conservativo, di manutenzione dell’opera e di valorizzazione, grazie alla convenzione fra il Museo e l’Istituto Centrale per il Restauro…..

Leggi la presentazione completa dell’intervento di restauro: Restauro Sarcofago degli Sposi

Fonte:
Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia – mn-etru.comunicazione@cultura.gov.it 16 mag 2025

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