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RIVIGNANO (Ud): Continueranno gli scavi a Flambruzzo.

Il Comune di Rivignano continuerà a finanziare l’attività di scavo a Flambruzzo sostenendo il lavoro del team di archeologi anche durante la terza campagna che partirà nell’estate del 2005.

Il sito archeologico della frazione di Rivignano, denominato “il bosco”, ha restituito un’altra antica fornace romana, la seconda da quando sono iniziate le ricerche nel 2003. La seconda campagna così ha permesso alla squadra di professionisti – circa una decina tra archeologi e architetti – di aggiungere un altro importante ritrovamento in una delle più rilevanti aree di epoca romana della Bassa friulana.

Un’area che, in seguito a numerosi interventi agricoli, aveva più volte portato alla luce tegole bollate e resti di vasellame oltre a numerose terrecotte decorative.

L’opera degli archeologi che quest’estate è andata avanti per circa un mese, come si diceva, è la seconda tranche d’intervento avviata nel giro di un paio d’anni. Gli scavi in particolare, così, hanno restituito alcuni interessanti reperti fra i quali gli esperti segnalano frammenti di ceramica depurata e grezza da cucina, frammenti di anfore, un elemento decorativo del tetto in terracotta (antefissa) e quasi una cinquantina di marchi di tegole che hanno permesso di stabilire la presenza in loco di almeno una decina di produttori di laterizi. Ma questa non è che una parte del potenziale che nasconde questo terreno visto che le ricerche, per problemi logistici, possono venir effettuate solo in alcuni punti e ovviamente solo durante i mesi caldi; essendo terreno agricolo in parte coltivato, inoltre, consente di scavare soltanto in aree ben delimitate.

L’obiettivo della squadra, comunque, è quello di recuperare ancora materiale e di prolungare gli scavi nel tempo per avere maggiori informazioni sul tipo di insediamento esistito un tempo a Flambruzzo.

“La zona – spiega una delle archeologhe responsabili dello scavo – è ricca di reperti. Per questo, considerata l’importanza dell’opera ed i risultati delle indagini si andrà avanti per almeno tre anni”. Di recente, poi, sono stati scoperti anche dei materiali che risalgono a periodi precedenti alle fornaci, le quasi si presume fossero attive tra la metà del I sec. a.C. fino almeno a tutto il I sec. d.C. E forse la vera novità è proprio questa. “Abbiamo ritrovato – continuano a spiegare le archeologhe – una fossa rettangolare nella cui sezione e nel cui fondo sono stati individuati resti di costruzioni antecedenti alla realizzazione della fornace romana e il ritrovamento difficilmente si può ricollegare a un impianto di fabbricazione di laterizi”.

Le ricerche archeologiche finora effettuate a Flambruzzo, in definitiva, hanno portato alla scoperta di resti databili tra il I sec. a.C. ed il IV d.C.: ciò a indicare che il sito è stato caratterizzato da una notevole continuità d’uso. In merito ai reperti antecedenti alla fornace, invece, si può desumere che si trattasse di un complesso molto esteso e che comprendesse oltre ai forni anche strutture accessorie.

Fonte: Messaggero Veneto 19/11/04
Autore: Giada Bravo
Cronologia: Arch. Romana

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