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PAESTUM (Sa). Bilancio della campagna di scavo nell’area del Tempio della Pace.

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Ricche decorazioni, antichi edifici sacri e frammenti di sculture in marmo. I tesori riemersi dalla campagna di scavo, appena conclusa nell’area del cosiddetto Tempio della pace di Paestum, lasciano a bocca aperta.
Dopo più di quarant’anni dalle ultime ricerche, gli studiosi non sono riusciti a rispondere a tutti i quesiti posti in passato. Restano ancora poco chiare le cronologie delle varie fasi costruttive, così come il rapporto con l’impianto del foro. Ma le prospettive aperte durante gli scavi sono interessanti.
Tra gli elementi nuovi e di maggiore importanza, emergere una costruzione più antica rinvenuta al di sotto l’altare del tempio ed orientata in maniera differente rispetto all’altare romano. Questa però, risulta in linea con i templi greci e potrebbe indicare – secondo gli studiosi – una fase precedente del culto in quest’area della città.
paestumInoltre un frammento di una testa in travertino – rinvenuta all’interno del podio del tempio dove potrebbe essere stata depositata durante spogliazioni in epoca post-antica – testimonierebbe la ricca decorazione scultorea che decorava i capitelli del tempio, edificato tra ai monumenti dorici della città magno-greca.
“Chi ha costruito questo tempio – spiega il direttore dei lavori, il professor Jon Albers dell’Università di Bochum in Germania – doveva confrontarsi con la tradizione dell’architettura sacra greca che proprio nei templi dorici di Paestum ha trovato una delle sue massime espressioni. Questo potrebbe spiegare alcune peculiarità stilistiche dell’edificio più recente e della sua decorazione scultorea. Stiamo parlando di un tempio con colonne corinzie e capitelli figurati e con un fregio dorico che risulta un po’ anomalo”.
Grande soddisfazione, viene espressa dal direttore del parco archeologico Gabriel Zuchtriegel che sottolinea l’importanza della collaborazione nata con le università.
“Oltre ai vari atenei campani abbiamo importanti collaborazioni con università straniere – come quella di Bochum e di Bonn – che rendono il sito un centro internazionale per la ricerca archeologica. Attualmente è in corso anche uno scavo dell’Università di Salerno nel Santuario di Athena e stanno per essere avviati gli scavi stratigrafici promossi dal Parco Archeologico nel quartiere abitativo che come sempre, saranno aperti al pubblico. La nostra missione consiste proprio in questo: far dialogare la ricerca archeologica con il grande pubblico”.

Fonte: www.nationalgeographic.it, 30 set 2019

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