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MUSEO PREISTORICO A POFI (FROSINONE), DAL PALEOLITICO AL NEOLITCO

Articolato in varie sezioni con reperti che vanno dal paleolitico inferiore al neolitico, è stato inaugurato il Museo Preistorico di Pofi (Frosinone), allestito nella nuova sede realizzata con i fondi regionali. Manufatti litici e reperti di faune fossili con importanti resti di un elefante, tra i quali una grande zanna un buono stato di conservazione, sono i fiori all’occhiello del museo. Le ricerche effettuate dall’Istituto Italiano di Paleontologia Umana e dalla Soprintendenza archeologica del Lazio in questi ultimi decenni hanno messo in evidenza che il Lazio meridionale rappresenta una regione in cui la presenza umana nel Paleolitico inferiore è documentata a partire da circa un milione di anni. La fase piu’ antica e’ caratterizzata da manufatti su ciottolo e su scheggia (choppers, raschiatoi, denticolati) chimata ‘modo 1′ in una definizione che privilegia l’aspetto tecnologico. Il fortunato rinvenimento di un cranio umano risalente a 800.000 anni fa, rinvenuto nei pressi di Ceprano, testimonia che l’ Homo erectus ha raggiunto l’Italia e quindi l’Europa in epoca molto antica. La fase successiva del Paleolitico è caratterizzata dalla diffusione di ominidi che conoscevano il ‘modo tecnologico 2’, sapevano cioè ottenere manufatti simmetrici a lavorazione bifacciale chiamati ‘amigdale’. Questa fase occupa un posto importante nel percorso del Museo, in cui sono esposti manufatti e faune fossili con straordinari resti di elefante provenienti da Ceprano, Isoletta, S.Giovanni Incarico e altre localita’ della zona. Uno degli aspetti interessanti del Museo è rappresentato dal progetto di espositori destinati a contenere modelli di oggetti e testi in braille per non vedenti.
Fonte: ANSA
Cronologia: Preistoria

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