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MONACO (D). Il passato medievale.

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Uno scavo archeologico dietro la Marienplatz, la Piazza di Santa Maria di Monaco di Baviera, ha portato alla luce una latrina medievale piena di oggetti interessanti.
La scoperta “ha stupito” la dott.ssa Barbara Wührer, che era stata assunta dalla compagnia ferroviaria Deutsche Bahn per scavare una delle più antiche zone della capitale bavarese.
Durante la seconda guerra mondiale, le bombe avevano distrutto il Marienhof, un tempo una parte densamente edificata del centro di Monaco. In seguito, l’area ha servito per diversi scopi: da parcheggio a centro informazioni durante le Olimpiadi del 1972. Dopo un primo scavo archeologico negli anni ’89-’90, la piazza era diventata un ‘parco’.
Lo scavo attuale è cominciato lo scorso aprile. Tra le prime scoperte ci sono i resti dei libri di quella che era stata una biblioteca comunale. Il calore generato dai bombardamenti ha annerito e bruciacchiato i volumi “come toast”, ha detto Wührer. La squadra ha scavato sotto le macerie della seconda guerra mondiale, raggiungendo “la cantina del Medioevo” – di circa un millennio antecedente.
Come testimoniano i risultati, questa parte di Monaco aveva già subito molte trasformazioni nel corso dei secoli. Un edificio sulla Dienerstraße, sul lato orientale della piazza, era passato sotto diversi proprietari: nel 19′ secolo era un hotel di lusso, poi ha ospitato la Borsa di Monaco per un certo numero di anni, e infine negli anni ’30 è diventato una zona amministrativa per il governo nazista.
Nel Medioevo, una sinagoga o un qualche luogo di culto risalente al 1380 attraeva molti residenti ebrei sull’ormai inesistente Gruftstraße. Non era un ghetto, dice Wührer, ma divenne un quartiere ebraico a causa della sinagoga. I residenti ebrei subirono persecuzioni, in particolare ci fu una notte di violenza nell’ottobre del 1285, solo per essere cacciati definitivamente nel 1442 dal duca Alberto III. La Judengasse divenne la Gruftstraße, e il medico personale del duca, Johannes Hartlieb, ottenne una casa a fianco della sinagoga, che fece convertire in una chiesa.
Lo scavo ha anche portato al ritrovamento di due latrine ben conservate. “Possono darci un’idea della vita quotidiana per le persone di allora”, ha spiegato Wührer. “La gente gettava i suoi rifiuti nelle latrine».
In una è stata trovata una grande quantità di scarti di lavorazione di cuoio. Non a caso, stando ai libri mastri del 15′ secolo, nella zona vivevano tre calzolai.
A settembre gli archeologi avevano però già trovato un’altra latrina ancora più antica. Risale all’incirca al 1260 e conteneva una grande quantità di scarti di ceramica e anche un coccio di vaso di terracotta dell’11′ secolo.
Il team di archeologi ha tempo fino al prossimo aprile per scavare. Poi, la Deutsche Bahn inizierà i lavori per un tunnel 40 metri sotto il Marienhof per una nuova linea e il sito archeologico dovrà essere nuovamente coperto.
Invece di rimpiangere la scomparsa di ciò che il suo duro lavoro avrà portato alla luce, Wührer la prende con filosofia: “Da archeologa, so che quando scavo, sto anche distruggendo le cose”.

Fonte:
ArcheologiaMedievale.it, 14/12/2011
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